La legionella nei tubi dell’acqua al poliambulatorio di Gradisca
GRADISCA Torna a spuntare la presenza del batterio della legionella nelle condutture poliambulatorio di Gradisca d’Isonzo. Una presenza accertata nei giorni scorsi a seguito di uno dei periodici screening cui viene sottoposta regolarmente la struttura. I campioni hanno rilevato una presenza superiore anche di 16 volte i limiti previsti. Concetti emersi ieri mattina a Trieste, dal momento che la questione è approdata prontamente sui banchi del Consiglio regionale, a seguito di un’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Ilaria Dal Zovo, peraltro residente proprio nella cittadina della Fortezza, e alla quale ha dato risposta l’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi. «Quest’ultimo – afferma Dal Zovo – ha confermato il fatto: ora ci auguriamo che gli interventi elencati in aula e le verifiche annunciate diano esito positivo e risolvano la situazione in maniera definitiva».
Il vicepresidente della Regione ha rassicurato che, una volta riscontrata la presenza del batterio in quantità rilevanti, sono stati immediatamente collocati nuovi filtri e adottati altri accorgimenti tecnici sull’impianto idrico a servizio del polo sanitario di via Fleming. Per sicurezza, ulteriori approfondimenti verranno svolti la prossima settimana col prelievo di nuovi campioni e le relative analisi di laboratorio. Asugi conferma: «Si tratta di un problema datato e già affrontato – spiega l’Ufficio Relazioni esterne dell’Azienda sanitaria –. Di fatto le attività sono già terminate giorni fa con l’installazione dei filtri. E possiamo confermare che nuove analisi saranno effettuate nei prossimi giorni». Certo è che quella dell’indesiderato batterio nella struttura sanitaria a servizio del mandamento gradiscano – circa 15 mila utenti – non è propriamente una presenza inedita: era emersa già nei primi mesi del 2018.
«Anche allora fu una nostra interrogazione a portare alla luce il problema – rivendica Dal Zovo – e dal novembre di quell’anno il presidio è stato oggetto di ripetuti interventi di sanificazione e chiusure della fornitura dell’acqua». Temporaneamente venne anche sospesa a titolo precauzionale l’attività dell’ambulatorio odontoiatrico presente in via Fleming, con i pazienti costretti a rivolgersi a Cormons. «Nessuna attività risulta sospesa», assicura stavolta Asugi, che rivendica come i regolari controlli siano finalizzati proprio a prevenire qualsiasi forma di diffusione e contaminazione, come previsto dal programma aziendale e dai protocolli. «Considerato che in questo periodo di emergenza, la disponibilità di acqua è ancor più necessaria al personale sanitario e agli utenti della struttura, spesso persone anziane e fragili – è la riflessione della consigliere pentastellata – l’auspicio è che, dopo anni di sanificazioni che evidentemente non sono stati sufficienti, questa volta gli interventi messi in atto siano efficaci per tutelare la salute degli operatori e degli utenti ed evitare che il problema si ripresenti ciclicamente». Dal canto suo, il sindaco di Gradisca Linda Tomasinsig ammette di non essere stata informata della questione: «Faremo gli opportuni approfondimenti – dice –. A mia conoscenza, comunque, l’attività di monitoraggio e profilassi sulla struttura è costante proprio perché il problema è da tempo noto all’azienda sanitaria. Credo dunque non ci sia da allarmarsi se sono state adottate tutte le procedure e precauzioni del caso. Verificheremo». —
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