La Kemiplas smantella la fabbrica chimica di Villa Decani

CAPODISTRIA. Kemiplas, siamo al capolinea: il mese prossimo inizia lo smantellamento della fabbrica di prodotti chimici di Villa Decani. Dopo anni di battaglie tra la popolazione locale e i...
protesta contro il Kemiplas Foto.Zdravko Primožic/FPA
protesta contro il Kemiplas Foto.Zdravko Primožic/FPA

CAPODISTRIA. Kemiplas, siamo al capolinea: il mese prossimo inizia lo smantellamento della fabbrica di prodotti chimici di Villa Decani. Dopo anni di battaglie tra la popolazione locale e i proprietari dello stabilimento, che avevano visto coinvolte contro la fabbrica anche le autorità comunali di Capodistria, gli impianti per la produzione di anidride ftalica e anidride maleica saranno smantellati per essere trasferiti in Russia, nella città di Perm, sotto gli Urali. L'operazione dovrebbe concludersi in tre mesi. L'annuncio è stato fatto dalla direttrice della Kemiplas Majda Perhavec. Era da oltre un decennio che gli abitanti di Villa Decani denunciavano l'inquinamento prodotto dalla «fabbrica dei veleni». La Kemiplas, di fatto, non produceva più dal novembre del 2010, ma il suo proprietario, l'imprenditore Enver Moralic, aspettava l'offerta giusta per vendere e smantellare l'impianto. Ed ora questa offerta è arrivata. Nella fabbrica, che si trova a pochi chilometri da Capodistria, si produceva andidride ftalica - componente a sua volta di diversi altri prodotti chimici, tra cui la vernice per automobili – e anidride maleica, materia prima per resine sintetiche. La direzione della Kemiplas non ha rivelato il valore dell'affare, ma è certo che parte della cifra incassata sarà usata proprio per lo smantellamento, oltre che per pagare i debiti agli ex dipendenti. I preparativi sono in corso già da un mese e a giugno, quando inizierà l'intervento vero e proprio, saranno richiamati parte dei tecnici che in passato hanno lavorato nella fabbrica. La società russa che ha acquistato gli impianti produttivi non ha ancora deciso se il trasferimento delle tecnologie avverrà via terra o via mare. Il costo del trasloco, ad ogni modo, potrebbe raggiungere un milione di euro. In precedenza, ricordiamo, erano falliti i tentativi di vendere gli stabilimenti negli Usa, in Iran, in Egitto e in Ungheria. (f.b.)

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