La grandine devasta i vigneti del Collio

Distrutte piante e grappoli su un’area di 300 ettari ormai prossima alla vendemmia. Danno incalcolabile, chiesto lo stato di calamità
Bumbaca Gorizia 23.07.2011 Maltempo, Zegla - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 23.07.2011 Maltempo, Zegla - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA È iniziato tutto alle 23.30 con una pioggia nemmeno troppo violenta. Un temporale come tanti altri, tipico della stagione estiva. Poi, un attimo di quiete apparente. Quindi, il disastro. Repentino, improvviso. Un’ondata di grandine come da tempo non si vedeva da queste parti ha avvolto l’area del Cormonese: Zegla, il Preval, Plessiva, Mossa gli epicentri. Un bombardamento con chicchi di ghiaccio del diametro di anche due, tre centimetri. L’effetto? Coltivazioni e vigneti in ginocchio, devastati. L’area colpita è stata di circa 300 ettari, quasi un sesto del totale della superficie coltivata a vigneto nel Collio (1.500 ettari complessivi).

«La grandinata, che si è protratta per una buona mezz’ora, ha colpito a macchia di leopardo, un vigneto su sei - spiega Luigi Soini, direttore della Cantina produttori di Cormons -. In alcuni casi, come a Plessiva, Zegla e nel Preval, è andato perduto il 100 per cento dei grappoli, in altri l’80. Nei casi più fortunati i danni hanno riguardato il 10, 15% dell’uva. Che dire? La situazione è gravissima. Una calamità di queste proporzioni non capitava da anni nell’area del Collio. E al danno si aggiunge la beffa perché l’uva era davvero di ottima qualità e lasciava presagire un’ottima annata per quanto concerne la produzione vinicola». Produttori in lacrime, mentre si prepara la richiesta di stato di calamità.

Il maltempo ha colpito pesantemente anche Dolegna del Collio e Brazzano. Secondo l’Osservatorio meteorologico regionale (l’Osmer) la cella temporalesca che si è sviluppata nei cieli dell’Isontino ha causato una delle grandinate peggiori verificatesi in Friuli Venezia Giulia negli ultimi anni.

Danni (ingenti) anche alle automobili, in particolar modo a Mossa nell’area del Preval e del Blanchis: carrozzerie butterate come l’emmenthal e disperazione dei proprietari. Anche alcune abitazioni, nelle stesse zone, hanno subito danneggiamenti con porte e finestre letteralmente “bombardate” e grondaie deformate dai colpi del ghiaccio. Sempre a Mossa, nel villaggio di via Friul, alcuni residenti si sono visti letteralmente bucare le tapparelle.

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