La Grande guerra raccontata dai “nemici” austroungarici

Le pagine del giornale storico “L’Osservatore triestino” potranno essere sfogliate in rete sul sito dell’Archivio di Stato di Trieste. Accanto un’introduzione e vari documenti
Soldati austroungarici sul fronte goriziano durante la Grande Guerra
Soldati austroungarici sul fronte goriziano durante la Grande Guerra

Il nuovo progetto dell'Archivio di Stato di Trieste propone l'inedito racconto, per i lettori di oggi, della Grande guerra dalle pagine del giornale storico "L'Osservatore triestino" che ogni giorno potranno essere sfogliate in rete sul sito dell'istituzione.
I numeri della testata fondata nel 1784, organo quasi ufficiale del governo austriaco, saranno pubblicati in una speciale pagina nata per l'occasione. «Non solo si è provveduto a mettere in rete in una pagina dedicata il giornale rispettandone l'ordine di pubblicazione, spiega Claudia Salmini direttore dell'Ast -. Abbiamo anche arricchito la lettura proponendo per ogni uscita una breve introduzione e proponendo degli indizi di ricerca ed approfondimento di documenti». Ed esempio possono essere consultabili il verbale della XXIII seduta pubblica straordinaria del Consiglio comunale di Trieste del 30 giugno 1914, missive di condoglianze di importanti istituzioni cittadine, tra le quali una lettera della comunità israelita di invito indirizzato al Luogotenente a un ufficio funebre per onorare l'arciduca Francesco Ferdinando e la moglie. Di ogni documento vengono date delle informazioni essenziali e la segnatura per rintracciarle tra i fondi dell'Ast.
«L'obiettivo - prosegue Claudia Salmini - è mettere a disposizione di ricercatori, studiosi, ma anche di cittadini e persone interessate che frequentano la rete, un punto di osservazione sul primo conflitto mondiale diverso da quello consueto». Dunque gli eventi saranno così presentati sotto un'ottica storica, economica e culturale propria della struttura dell'impero austro-ungarico. Notizie, avvenimenti, vicende, commenti riportate nelle pagine riflettono infatti il fronte opposto a quello italiano. È dunque possibile dare concretezza di fonti per un confronto con analoghe testimonianze diffuse dagli istituti di cultura o per iniziativa di quotidiani della penisola.
«Riteniamo - prosegue il direttore Salmini - che questo progetto sia di grande interesse per la città e per i tanti appassionati di storia, ma anche per un pubblico molto più ampio che in questo centenario dal primo conflitto mondiale, intende approfondire con documenti inediti nella pubblicistica di maggior diffusione la storia di quel periodo».
Il lavoro è realizzato con passione da una giovane archivista, Antonietta Colombatti, che da poco si è affiancata allo staff di via la Marmora, mentre la digitalizzazione e la messa in rete sono garantite dal personale dell'Archivio. Il progetto intende ampliarsi, nel corso del tempo. In questa prima fase sperimentale le immagini saranno disponibili in formato Pdf direttamente da una pagina del sito istituzionale.
 

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