La grana “parchi minerali” sul futuro della Ferriera
TRIESTE «Non è stata soddisfatta da Siderurgica Triestina la prescrizione contenuta nell’Autorizzazione integrata ambientale, che impone la copertura dei parchi minerali». È la conclusione a cui è arrivata ieri all’unanimità la Conferenza dei servizi coordinata dalla Regione e composta anche da Comune, Arpa, Azienda sanitaria e Vigili del fuoco.
In una nota la Direzione Ambiente della Regione ha ricordato come l’Aia avesse stabilito per Siderurgica Triestina l’obbligo di presentare, entro nove mesi dal suo rilascio, un progetto di copertura dei parchi minerali. Tuttavia entro il termine, peraltro prorogato di un mese su richiesta della società, l’azienda ha proposto una relazione che - si legge nella nota della direzione Ambiente - «pur contenendo alcune ipotesi progettuali, conclude evidenziando l'eccessiva onerosità degli interventi richiesti e la difficoltà tecnica della realizzazione degli stessi».
«Più precisamente - si legge ancora nella nota - la relazione non contiene elaborati grafici, né soprattutto il cronoprogramma e il quadro economico degli interventi da effettuare. E in particolare si afferma che «la copertura, seppur astrattamente possibile, non sarebbe tecnicamente realizzabile». Di qui, come detto, la decisione di non approvare la relazione presentata dall’azienda, invitando l’autorità competente, ovvero la Regione, ad adottare i provvedimenti conseguenti.
Un verdetto che l’azienda, contattata in merito, ha scelto di non commentare. Nel pomeriggio però Francesco Rosato, consigliere di amministrazione di Siderurgica Triestina, ha convocato i sindacati (presenti Failms, Fim-Cisl e Uilm) e, secondo quanto riferito dai rappresentanti dei lavoratori, ha comunicato l’intenzione della società di attenersi a quanto verrà chiesto, se del caso anche con la realizzazione della tettoia, che potrà essere realizzata tramite gara d’appalto. Rimane comunque sempre il problema dell’autorizzazione.
Per l’amministrazione regionale ha commentato la decisione l’assessore all’Ambiente Sara Vito, che ha messo in evidenza «l’assoluto rigore con cui da sempre operano su questo tema gli uffici regionali», e ha ribadito la «ferma volontà della Regione al pieno rispetto delle regole e delle procedure».
La presidente della Regione Debora Serracchiani, a sua volta, ha ribadito la necessità del rispetto dell’Accordo di programma, ricordando che, se ci sono soluzioni alternative, come la filmatura dei parchi minerali che attualmente viene impiegata per evitare che i materiali accatastati volino via in caso di bora, vanno concordate con i ministeri competenti.
Sulla linea espressa dalla Conferenza dei servizi è intervenuto in serata anche Roberto Dipiazza. «Tutti gli attori coinvolti hanno ribadito la necessità che l’azienda rispetti quanto previsto dall’Accordo di programma - ha affermato in un video postato su Facebook -. Oggi quindi (ieri ndr) abbiamo vinto. La Regione dovrà ora intimare ad Arvedi di realizzare la copertura del parco minerali per tutelare la salute dei servolani e non solo dei servolani».
Soddisfatto anche il capogruppo della Lega alla Camera, Massimiliano Fedriga. « «Un plauso all'amministrazione comunale per essere riuscita a imporre la massima fermezza nei confronti del mancato rispetto delle prescrizioni Aia da parte di Siderurgica Triestina». Sullo stop alla relazione dell’azienda, infine, è intervenuto il M5S. «La decisione della Conferenza di valutare insoddisfacente il progetto di copertura dei parchi minerali della Ferriera di Servola conferma tutte le nostre perplessità - ha commentato il consigliere regionale Andrea Ussai -. È urgente quindi che la politica prenda decisioni conseguenti. Servono iniziative concrete, partendo dall’Aia che deve essere rivista immediatamente».
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