La goriziana Anna Limpido si batte a favore delle donne

La neo consigliera regionale di parità promuove la meritocrazia nel lavoro: «Troppo spesso ci dimentichiamo di pretendere il meglio da chi ci governa»
Emanuela Masseria
La consigliera regionale di parità Anna Limpido
La consigliera regionale di parità Anna Limpido

GORIZIA L’avvocato Anna Limpido, nella sua nuova veste di consigliera regionale di parità, comincia a delineare i suoi progetti per il futuro nel segno della continuità con la sua precedenza esperienza nella nostra città, ma anche guardando alle sfide per le donne nel mondo del lavoro nell’era post Covid. Limpido ha già ricoperto il ruolo di consigliera di parità per l’ex Provincia, collaborando con diverse realtà locali.

Le prossime iniziative saranno ancora improntate al lavoro di squadra, con azioni in rete che coinvolgeranno «gli altri protagonisti che si occupano di parità e di lavoratori»: «Penso in primis ai sindacati, alla Commissione regionale per le Pari opportunità ma anche ai singoli Comuni della nostra Regione affinché la consigliera di parità non sia più questa figura ai più sconosciuta ma un riferimento quotidiano per chiunque senta il bisogno di confrontarsi con il tema della parità», afferma Limpido.

Ma cos’è, nel dettaglio, il campo di cui si occupa? «La parità è una costola della violata meritocrazia – spiega –. Se esistono spesso ostacoli all’emergere del merito, per le donne gli ostacoli sono tripli. Chi ne ha da perdere siamo noi tutti, troppo assuefatti ad un sistema vecchio e sbagliato dove ci dimentichiamo troppo spesso di pretendere il meglio da chi ci dirige e da chi ci governa».

Ora come ora, uno degli obiettivi principali di chi opera in questo settore è aiutare le tante donne che, più di altre categorie di persone, sono state colpite dagli effetti collaterali della pandemia. Un vulnus che è andato ad attaccare il mondo del lavoro dei soggetti più fragili e con i contratti più instabili. «Adesso sappiamo con più precisione che a pagare maggiormente le spese di questa situazione sono stati i lavoratori autonomi, i commercianti e, come immaginabile, dato che erano già l’anello debole della catena, le donne», sottolinea la consigliera di parità.

Il fattore che lascia ancora le donne indietro nel mondo del lavoro è comunque un insieme di problemi reali e pregiudizi che sono gli stessi del periodo pre-pandemico: «I carichi familiari non equamente ripartiti all’interno delle famiglie ma anche la carenza di fiducia, il perpetrarsi di un certo concetto arcaico che vuole le donne un passo indietro al proprio uomo, un antagonismo invidioso che matura fra le donne e le porta a vicendevoli diminutio. Negli ultimi anni qualcosa sta cambiando però, e i frutti di continue sollecitazioni iniziano timidamente a intravvedersi, anche se siamo ancora all’inizio di un lungo percorso», conclude Limpido.

Del suo precedente mandato la consigliera di parità ricorda volentieri in particolare un progetto, quello che ha forse riscosso un maggiore successo: il blog #donneanordest. Si tratta di un contenitore di interviste alle donne della nostra provincia ancora consultabile sul sito www.donneanordest.it che ha registrato migliaia di visualizzazioni. Qui persone di successo si sono aperte e si sono raccontate non per mettersi in mostra, ma per aiutare a diffondere una certa cultura del “ce la possiamo fare”. Una sorta di guida in rete che aiuta a capire come affrontare e superare le difficoltà, dove trarre ispirazione e forza vitale.

Tra le iniziative di Anna Limpido anche il progetto #giornatedigenere, un tour nelle scuole elementari e medie per parlare ai giovani di parità. «Un progetto – conclude la consigliera regionale – che non vedo l’ora di poter riprendere il prima possibile, a favore di tutta la nostra regione».

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