La giunta vara la riforma degli enti locali
Il Cal non ha espresso l’intesa, ma l’iter del ddl di riforma degli enti locali non si ferma. Su proposta di Paolo Panontin, la giunta ha approvato in via definitiva la bozza di articolato. L’approdo in aula è previsto nella seconda metà di novembre.
Le novità L’impianto del testo non è cambiato ma, dopo il confronto con le autonomie, contiene alcune novità. Ricompaiono, come nella prima versione, i direttori (facoltativi), manager delle costituende Unioni territoriali intercomunali. E viene anche previsto un Osservatorio che consentirà a Regione e Comuni, spiega Panontin, «di monitorare i diversi passaggi di funzioni da un ente all’altro». E ancora i Comuni capoluogo vengono assoggettati alla stessa disciplina di quelli sotto i 30mila abitanti. Concretamente, sono previste anche per loro le incentivazioni a operare in forma aggregata nelle Unioni e, di contro, una riduzione dei trasferimenti regionali «non inferiore al 30%» in caso di mancata adesione alle Uti. «Si tratta di un intervento riformatore di ampio respiro e di volontà innovativa e semplificatrice, che si propone di realizzare un sistema equilibrato che contemperi efficienza, efficacia e contenimento della spesa, semplificazione istituzionale e valorizzazione dell’autonomia locale» dichiara Panontin.
Il patto di stabilità L’assessore alla Funzione pubblica ottiene l’ok a una seconda delibera sugli enti locali, confermando premi e penalità in relazione all’utilizzo degli spazi finanziari del patto di stabilità. La Regione ha accertato premialità per 2,7 milioni a favore di 22 enti e sanzioni per 7,8 milioni a carico di 71 amministrazioni. Panontin ratifica quindi la nascita, il primo gennaio 2015, del nuovo Comune di Valvasone Arzene.
Il tpl La giunta, su proposta di Mariagrazia Santoro, ha poi deliberato l’assegnazione di ulteriori risorse per 1,3 milioni alle Province a copertura del servizio di trasporto su gomma per il 2014, anno in cui la Regione ha investito su quel capitolo 131,3 milioni. «Abbiamo mantenuto l’impegno assunto confermando i livelli di investimento del 2013 – commenta l’assessore alla Mobilità –, aggiungendo anzi in assestamento altri 3 milioni al Tpl per il mantenimento dei servizi sia su gomma che su ferro».
La semplificazione antisismica Santoro strappa anche il visto sul nuovo Regolamento antisismico in attuazione della legge regionale 13/2014 che apporta semplificazioni nelle procedure in materia edilizia. Sono regole, spiega l’assessore udinese, «che cittadini e professionisti attendevano per risparmiare tempo e denaro su procedure a volte non proporzionate all’entità degli interventi edili». La principale novità è l’introduzione della categoria “opere minori” (tettoie, serre, cisterne interrate, muri di recinzione, pensiline), la cui sicurezza non è rilevante ai fini della pubblica incolumità.
Il rinnovo contratti Buone notizie anche per i 46 lavoratori impegnati nei Centri per l’impiego in attività di collocamento e attuazione delle politiche occupazionali con contratti in scadenza tra fine ottobre e fine anno. L’assessore al Lavoro Loredana Panariti ha ottenuto il via libera all’utilizzo di risorse cofinanziate dal Fondo sociale europeo per 1 milione e 650 mila di euro derivanti da rinunce a finanziamenti e minori spese sostenute. Serviranno per i rinnovi contrattuali.
L’innovazione Ancora Panariti (che ha anche esteso l’accesso alle misure di aggiornamento linguistico all’estero ai giovani disoccupati tra i 19 e i 30 anni) ha stanziato 250mila euro ai gestori dei distretti dell'innovazione (Ditenave e Consorzio per il Centro di biomedicina molecolare).
L’ambiente Nella seduta di ieri anche alcune delibere ambientali. Su proposta di Sara Vito c’è il mandato alla sottoscrizione di un accordo di programma con il ministero che garantirà alla Regione 25 milioni necessari per chiudere infrazioni comunitarie relative alla depurazione delle acque. Approvata anche la partecipazione della Regione come partner a due progetti europei “Life”, il programma per l’ambiente e il clima: uno sulla qualità delle acque dell’Isonzo e l’altro sulla gestione integrata degli habitat della laguna di Marano e Grado.
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