La giunta ritocca il bonus antipovertà

Innalzati i tetti di reddito per le famiglie con figli, due mesi di tempo in più per la stipula del patto di inserimento
Ritoccato il bonus antipovertà: innalzati i tetti di reddito per le famiglie con figli
Ritoccato il bonus antipovertà: innalzati i tetti di reddito per le famiglie con figli

TRIESTE. Velocizzare le lungaggini burocratiche di questi mesi, ottenere un risparmio consistente e privilegiare le famiglie con figli: è quanto si propone di fare la giunta regionale modificando alcuni punti della misura di sostegno al reddito con uno dei tanti interventi presenti nelle pieghe dell'assestamento di bilancio, il cui iter è cominciato ieri con l'illustrazione dell'assessore Francesco Peroni ai membri della I commissione.

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Sullo sfondo la necessità di raccordare il provvedimento regionale con quello voluto dal governo Renzi a sostegno delle famiglie in condizioni di povertà. Secondo la maggioranza, integrare le due misure si rivelerà la chiave per sgravare i servizi sociali dei Comuni dal carico burocratico che ha rallentato la gestione del sostegno al reddito davanti alle oltre 10mila domande pervenute. Grazie al coordinamento regionale e nazionale, gli aspetti burocratici saranno in futuro gestiti dall'Inps, che compirà le verifiche del caso sul richiedente: un onere che oggi spetta ai Comuni.

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L'assessore alle Politiche sociali, Maria Sandra Telesca, ritiene «molto positivo questo sgravio del peso amministrativo, che ha rappresentato l'unica vera criticità. La convenzione con l'Inps e 18 assunzioni ad hoc presso Centri per l'impiego e direzione Politiche sociali rafforzeranno gli amministrativi impegnati sul sostegno al reddito. In tal modo gli addetti dei servizi sociali dovranno fare meno verifiche e si dedicheranno alla creazione del patto d'inserimento, che il beneficiario deve sottoscrivere per ricevere il sussidio e che costituisce la vera innovazione della misura».

L'assestamento contiene dunque precisi riferimenti alla necessità di coordinare il provvedimento del Fvg con quello nazionale. Un adempimento obbligatorio per evitare doppie erogazioni, posto che la misura nazionale coprirà le situazioni fino a 3mila euro di Isee, ovvero quelle più costose per il welfare regionale e anche le più numerose fra quelle pervenute.

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La previsione è che il provvedimento renziano possa così alleggerire di circa 10 milioni l'impegno della Regione, che accoglie invece domande fino ad un limite di 6mila euro di Isee, con esborsi che nel 2016ammontano a 40 milioni. Come ampiamente annunciato, l'assestamento aggiungerà infatti 18 milioni ai 21,5 stanziati a dicembre, utilizzando 10 milioni dei fondi sociali ora genericamente trasferiti ai Comuni e risorse fresche reperite dalla manovra.

La giunta ha inoltre pensato ad alcune limature per dare maggior peso ai nuclei con figli. L'assestamento contiene una riduzione da 400 a 350 euro del tetto per l'assegno dei single, ma la limitazione dovrebbe essere ritirata dopo il confronto nella maggioranza.

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Verrà invece innalzata la soglia di reddito delle famiglie con figli beneficiarie di altre misure assistenziali e previdenziali: se prima erano inammissibili domande da parte di chi percepisse sussidi superiori ai 600 euro (900 in presenza di persone disabili), ora il tetto rimarrà solo per i single, diventando di 750 per i nuclei di due persone, di 900 per quelli di tre e di 1.050 per tre o più elementi.

Il ritocco allunga inoltre di due mesi il tempo a disposizione per la stipula del patto di inserimento, che dovrà essere stretto entro il bimestre successivo al ricevimento del primo assegno.

L'ultima novità sta nella decisione di affiancare al requisito dei 24 mesi di residenza il possesso di un permesso di soggiorno permanente o di lungo periodo per i cittadini stranieri. Dalla prossima settimana comincerà la discussione sulle poste della manovra estiva. Politiche sociali e sanità potranno contare su 45 milioni: ai 29 dell'assestamento si sommeranno infatti i 16 milioni frutto degli avanzi di gestione delle Aziende sanitarie.

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