La Git si fa avanti per ottenere un tratto della spiaggia libera a Grado
Presentata anche la richiesta per l’intera Costa Azzurra. E spunta un maxi-progetto ricondotto al proponente Bigot
![Un tratto della spiaggia libera di Grado (Bonaventura)](https://images.ilpiccolo.it/view/acePublic/alias/contentid/e6e74fb2-abcf-45f2-9881-c5b55cc45b9f/0/la-git-si-fa-avanti-per-ottenere-un-tratto-della-spiaggia-libera_01caape4x10012s.webp?f=16%3A9&w=840)
Nulla di ufficiale per le concessioni balneari, ma intanto si viene a sapere (l’ha confermato il presidente Roberto Marin) che la Git ha presentato istanza per avere in concessione un tratto della spiaggia libera, dal Bora Bora fino al Bosco. Sembra pure che sia stata presentata una richiesta di concessione per l’intera spiaggia della Costa Azzurra.
Quanto agli attuali concessionari - almeno quattro - hanno sicuramente presentato le richieste di concessione, mentre non si sa nulla sul piccolo tratto di solito riservato all’Ospizio Marino.
Va inoltre ricordata, come ha recentemente anticipato “Il Piccolo”, l’istanza del Consorzio Grado Turismo per acquisire la concessione del primo e più redditizio tratto della spiaggia principale.
Il litorale dal Bora Bora fino al Bosco in passato era già in capo alla Git, che poi, non tanti anni fa, vi aveva rinunciato.
Ma cosa ha stabilito l’attuale Consiglio di amministrazione, in termini di proposta progettuale? Certo, trattandosi di gara, per non inficiarne la validità le bocche sono cucite, tuttavia è facile capire che verrebbe realizzato uno stabilimento balneare dotato di attrezzature di prim’ordine pur prevedendo una spiaggia Smart, cioè con costi decisamente alla portata di tutti.
Il tratto interessato, per fare un riferimento più preciso, si colloca dall’ex Arena Caribe per oltrepassare il Palazzetto dello Sport e la Pista Azzurra del pattinaggio, quindi raggiungendo l’area al Bosco, ormai definita una piccola laguna e caratterizzata da una folta vegetazione.
Per quest’ultimo tratto la Git avrebbe intenzione di intervenire con un progetto di naturalizzazione ambientale, al fine di valorizzare l’area, a libero accesso, nel farlo diventare un luogo di richiamo. Insomma, un vero e proprio recupero per un’area che diversamente rimarrebbe sicuramente abbandonata a se stessa, così come del resto in uno stato di degrado la zona antistante, cosiddetta “Grado 3”, per la quale sarebbe opportuno un adeguato intervento di mascheratura, lontano dalla vista dei numerosi turisti che vi transitano sia a piedi che in bicicletta.
In questo caso, si tratterebbe di un progetto necessariamente legato alla realizzazione del nuovo stabilimento balneare.
Passiamo quindi alla spiaggia della Costa Azzurra per la quale è stata presentata la richiesta di concessione: ciò che sta suscitando sorpresa e preoccupazione tra gli operatori è la presentazione di un progetto complessivo per l’intero arenile, parzialmente confermato da fonti comunali. Significa quindi la prospettiva di un unico stabilimento, che vedrebbe quale proponente, o meglio uno dei punti di riferimento, Bigot di Porto San Vito.—
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