La fuga da case e uffici e la corsa giù in strada. Trieste trema di paura

TRIESTE La fuga da abitazioni e uffici, soprattutto ai piani alti, e la corsa giù in strada. Le telefonate ai Vigili del fuoco, tante, per chiedere informazioni, e le chiamate e a parenti e amici per verificare che fossero al sicuro. E poi tutti sui social, per condividere lo stupore e la paura provati e cercare notizie. Il terremoto che ha colpito la Croazia ha messo in forte allarme gli abitanti di Trieste, città in cui le scosse si sono avvertite nitidamente, e paurosamente, creando una sensazione diffusa di ansia. E, in qualche caso, pure di panico.
La scossa registrata in tarda mattinata ha fatto tremare sedie e tavoli e molti. Pochi istanti dopo in città, nelle vie del centro come in quelle delle zone più periferiche, si sono formati gruppetti e capannelli di persone uscite in fretta e furia da uffici e appartamenti e riversatesi all’aperto per sentirsi meno in pericoloso. Tutti sui marciapiedi, quindi, sulle Rive, in via del Teatro Romano e in Corso Italia. Così come in zone pedonali come piazza della Borsa, piazza Unità o in via San Nicolò. Una volta giù qualche rapido scambio di battute con il vicino («hai sentito che botta?», «sembrava non finisse mai quest’onda») e poi subito lo sguardo al cellulare, per capire cosa stesse succedendo, dove fosse l’epicentro e capire la portata dell’evento.
Centralino rovente dai Vigili del fuoco, che hanno risposto a decine di telefonate di informazioni. Nessun danno consistente, per fortuna. Solo in un caso è stato richiesto l’intervento dei pompieri. È accaduto in un’abitazione in via dell’Istria dove, a causa della scossa, è caduto uno scaldabagno.
[DATI #RIVISTI] #terremoto mb 5.0 ore 06:26 IT del 30-12-2020, Croatia [Land] Prof=10Km #INGV_25874331 https://t.co/Tcq93qmgmp
— INGVterremoti (@INGVterremoti) December 30, 2020
Ma è sui social soprattutto che i triestini si sono scatenati raccontando impressioni e sensazioni provate, con centinaia di post pubblicati. C’è chi ha visto la tazzina del caffè tremare in cucina, oltre ad armadi, credenze e librerie. Chi ha notato i vasi di fiori spostarsi sul davanzale e chi ha sentito oscillare il pavimento al quinto piano.
[DATI #RIVISTI] #terremoto ML 5.0 ore 06:15 IT del 30-12-2020, Croatia [Land] Prof=14Km #INGV_25873821 https://t.co/F3VwHaBaT7
— INGVterremoti (@INGVterremoti) December 30, 2020
Qualcuno si è sistemato sotto la scrivania o sotto il tavolo, temendo l’arrivo di una scossa ancora più forte, altri sono rimasti fermi, seduti, quasi impietriti, per pochi secondi definiti “interminabili”, mentre tanti, come detto, hanno preferito uscire, restando all’esterno a parlare con vicini di casa o colleghi, in attesa di rientrare, confrontandosi sull’accaduto. C’è anche chi ha spiegato di aver sentito una sensazione di panico simile a quella provata in occasione del terremoto in Friuli e chi ha scritto di non aver mai sentito tremare così forte la terra finora. In molti poi, tra l’ironico e l’allarmato, hanno chiamato in causa l’annus horribilis. «Prima la pandemia, ora il terremoto - ha scritto più di qualcuno -. Direi che non ci siamo fatti mancare niente in questo 2020».
Sempre sui social, su Facebook in particolare, chi vive all’estero ha chiesto informazioni e chiarimenti, temendo inizialmente danni anche a Trieste. E poi tanti i messaggi di chi si è stretto attorno al popolo croato, soprattutto agli abitanti della città più danneggiate. «Sono vicino agli amici della Croazia e a tutte le persone colpite da questo terremoto aggrava una situazione già molto difficile a causa della pandemia - commenta su Twitter Roberto Dipiazza -.
La Protezione civile di Trieste farà la sua parte insieme alla Regione». «Vicinanza al popolo croato per il forte terremoto che ha causato numerosi danni segnando una nuova dura prova per la popolazione», ha affermato il presidente della Regione Massimiliano Fedriga. «Il nostro pensiero va alle popolazioni colpite dal terremoto che si è nuovamente abbattuto con violenza sulla Croazia, sommando sciagura a dolore in un tempo già segnato dalla pandemia», hanno dichiarato le parlamentari del Pd Debora Serracchiani e Tatjana Rojc, auspicando l’arrivo tempestivo di aiuti nelle zone interessate. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo