La Finanza in Regione alla ricerca delle ”prove”
Oggi le Fiamme gialle chiederanno agli uffici le carte che certificano gli spostamenti
Edouard Ballaman
TRIESTE
Non c'è solo la politica. Anche la giustizia fa i suoi passi sul dossier Ballaman. La Guardia di finanza procederà oggi all'acquisizione dei documenti ritenuti importanti nell'ambito dell'indagine della Procura della Corte dei conti del Friuli Venezia Giulia sull'uso dell'auto blu da parte del presidente leghista del Consiglio regionale. La conferma è arrivata ieri dal Procuratore generale della magistratura contabile Maurizio Zappatori, dopo una riunione con le Fiamme gialle sulla vicenda del presunto abuso.
Gli atti che la Gdf acquisirà oggi negli uffici della giunta e del Consiglio regionale sono in particolare i fogli di viaggio che testimoniano i movimenti delle auto di servizio. I documenti saranno a disposizione anche della Procura della Repubblica di Trieste, qualora le Fiamme Gialle vi ravvisassero un'ipotesi di reato. Il procuratore capo Michele Dalla Costa aveva anticipato di voler approfondire la vicenda per individuare eventuali ipotesi di reato, che potrebbero essere l'abuso d'ufficio o il peculato.
Un approfondimento forse allargato a tutti gli assessori regionali che, le auto blu, le hanno costantemente a disposizione. Secondo Dalla Costa, infatti, altre persone potrebbero essere direttamente coinvolte nell'affaire dell'Audi A6 e della Lancia Thesis con cui Ballaman avrebbe accompagnato la fidanzata dal dentista e si sarebbe fatto portare all'aeroporto della Malpensa per volare in viaggio di nozze. Nei giorni scorsi si erano rincorse le voci sui nomi dei pm cui il procuratore Dalla Costa potrebbe affidare l'incarico di un'inchiesta anti-casta. Si è parlato di Federico Frezza, Lucia Baldovin, Massimo De Bortoli, tutti del pool che si occupa dei reati della pubblica amministrazione: concussioni, corruzioni, peculati, abusi d'ufficio.
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