La Ferriera incorpora la centrale Elettra

Procedura avviata. Ventiquattro dipendenti passano a Siderurgica Triestina. Lunedì l’arrivo di Giovanni Arvedi in città
Di Silvio Maranzana
Foto Bruni 16.07.15 Siderurgica Triestina-Ex Ferriera di Servola
Foto Bruni 16.07.15 Siderurgica Triestina-Ex Ferriera di Servola

È scattata la procedura di incorporazione in Siderurgica Triestina, la società del Gruppo Arvedi che gestisce la Ferriera di Servola, del ramo d’azienda di Elettra Produzione costituito dalla centrale di cogenerazione che si trova all’interno dello stabilimento siderurgico triestino. La proprietà, in base all’articolo 47 della legge numero 428 del 1990, ne ha dato avviso alle organizzazioni sindacali. Ciò sembra togliere anche gli ultimi dubbi sull’acquisto da parte dello stesso gruppo cremonese della centrale e di conseguenza sul mantenimento dell’area a caldo (altoforno, cokeria e macchina a colare) della Ferriera che era già stato “ipotecato” dopo il via libera alla concessione dell’Autorizzazione integrata ambientale valida per dieci anni da parte della Conferenza dei servizi. «Abbiamo sette giorni per dare il nostro parere e altri sette per essere convocati - spiega Umberto Salvaneschi (Fim-Cisl) - ma comunque la procedura di incorporazione deve concludersi entro 25 giorni e se non arriva l’assenso sindacale, l’azienda può procedere anche unilateralmente». Un’operazione che presenta aspetti complicati dal momento che i 24 dipendenti di Elettra, che comunque in questo modo hanno scampato il pericolo dell’effettiva messa in mobilità, hanno il contratto di lavoro degli elettrici e non quello dei metalmeccanici nel quale invece sono inquadrati tutti i lavoratori di Siderurgica Triestina.

Il presidente Giovanni Arvedi sarà a Trieste per fare gli auguri di Buone feste a tutti i dipendenti lunedì 14 dicembre e tutto lascia presagire che sarà quella l’occasione dell’annuncio che il Piano industriale potrà concretizzarsi poggiando su tutte e tre le gambe che erano state previste: il ciclo a caldo, il laminatoio a freddo, la banchina. Un annuncio che se da un lato porterà ulteriore sconforto a tanti abitanti dell’area circostante che da anni si battono per la chiusura della Ferriera a causa delle ripercussioni ambientali, dall’altro aprirà un serbatoio occupazionale che a Trieste tutto in una volta sola non si vedeva da decenni dal momento che secondo quanto anticipato dallo stesso Arvedi l’organico potrà crescere fino a oltre 700 dipendenti rispetto ai 430 attuali. Un’operazione che comunque sta marcando un certo ritardo. «Lo scheletro del nuovo capannone che si affiancherà a quello dell’ex acciaieria è stato innalzato - riferisce Salvaneschi - ma impianti e macchinari sono ancora nei container. Si spera di partire con la produzione a primavera».

Già oltre un mese fa il presidente aveva affermato che «i primi riscontri sull’efficacia dei sistemi di contenimento delle emissioni hanno dato i risultati positivi sperati». Successivamente il presidente e amministratore delegato di Siderurgica Triestina Andrea Landini ha specificato che «stanno procedendo gli interventi più importanti sulla parte impiantistica a iniziare da quelli dell’impianto di aspirazione della cokeria (dopo la parte meccanica si sta ora lavorando a quella elettrica) con previsione di conclusione dei collaudi entro dicembre». La società ha specificato come siano stati portati a termine anche interventi addizionali rispetto agli Accordi di programma e tra questi sull’altoforno il rivestimento refrattario, l’impianto di raffreddamento, la sistemazione dei cowpers, il presidio di aspirazione della tramoggia di carico, il Redler elettrofiltro Daneco e sull’agglomerato il ripristino del fabbricato, dei presidi di aspirazione ambientale, la sistemazione dell’elettrofiltro ambientale, la cappa di aspirazione sul tamburo miscelatore. «Sono in corso consulenze tecniche esterne - riferisce ancora Salvaneschi - sulla gestione dell’altoforno e la produzione».

Un altro nervo scoperto è quello della logistica che Siderurgica Triestina aveva pianificato di esternalizzare: in gestione a Sider logistic, con il distacco di 16 dipendenti di Siderurgica Triestina, dovrebbe passare la movimentazione ferroviaria, alla Gap del Gruppo Piantoni quella stradale. L’opposzione dei sindacati ha indotto però l’azienda a congelare l’operazione. Un nuovo confronto tra azienda e rappresentanti dei lavoratori è però in programma oggi alle 14.30 e Siderurgica Triestina potrebbe riproporre l’esternalizzazione.

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