La famiglia Regeni: «L’Egitto consegni i quattro imputati. La decisione della Consulta dà dignità a Giulio»

I genitori del ricercatore di Fiumicello ucciso al Cairo nel 2016: «Soddisfazione per la decisione della Consulta che ha dato dignità a nostro figlio»

ROMA. «Va tenuta alta l'attenzione. Siamo alla vigilia di un altro incontro tra i nostri rappresentanti istituzionali e Al Sisi: o ci consegnano i quattro 007 o c'è poco da dire. Su Giulio è stato fatto tutto il male del mondo».

Lo ha detto l'avvocatessa Alessandra Ballerini, legale di Paola e Claudio, genitori di Giulio Regeni nel corso di una conferenza stampa tenutasi venerdì 6 ottobre.

L'avvocatessa ha letto un messaggio dei consulenti in Egitto: «Giulio è stato ucciso come un egiziano. È necessario portare avanti la battaglia per la verità e la giustizia.

Ora dobbiamo attendere le motivazioni della Consulta, speriamo che vengano depositate entro le prossime settimane e che entro quest'anno ci sia la nuova udienza preliminare per disporre il rinvio a giudizio davanti alla Corte di Assise. Questa è una battaglia corale, che riguarda tutti. Se i fondamentali sono solidi tutti noi siamo più sicuri», ha aggiunto nel corso della conferenza a cui hanno preso parte il presidente dell'Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, il presidente della Fnsi, Vittorio Di Trapani, e Beppe Giulietti di Articolo 21.

I genitori del ricercatore friulano ucciso al Cairo nel 2016 hanno aggiunto che vogliono «esprimere soddisfazione per questo passo importante con la decisione della Consulta che dà dignità a Giulio. Vogliamo ringraziare il procuratore capo Francesco Lo Voi e il procuratore aggiunto Colaiocco che sono arrivati a questo importante risultato. Chiediamo a tutti coerenza, anche al mondo dell'università e della cultura, anche in vista dell'incontro previsto per l'11 ottobre tra la premier Meloni e Al Sisi».

«Più volte ci hanno detto fermatevi – hanno proseguito Paola e Claudio Regeni -, ma la decisione della Consulta dà dignità a Giulio. Abbiamo visto finalmente la bilancia che si è quasi equilibrata anche se ora ci sarà il processo: siamo ad un punto importante e speriamo si possa celebrare il procedimento ed arrivare ad una giusta sentenza».

Presente anche Elly Schlein, segretaria del Pd.

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