La disperazione dei parenti: «Lui è un ottimo padre»
TRIESTE Sono spiazzati. Sbigottiti. Cadono dalle nuvole, letteralmente. I familiari del quarantatreenne pugliese non credono a ciò che leggono.
«Una pistola? Spari? Lui sotto effetto di alcol e sostanze? Arrestato dai carabinieri? Impossibile... siamo disperati a sentire queste cose su di lui. Stiamo parlando di un bravissimo marito e un ottimo padre, oltre che un professionista preparato. Non sapevamo tenesse un’arma con sé».
La notizia, in questi due giorni, ha fatto rapidamente il giro del paese di origine di Giuseppe De Luca, San Nicandro Garganico in provincia di Foggia. Anche perché il quarantatreenne, dalle sue parti, è un avvocato piuttosto noto. Sembra inoltre che il padre sia un politico di vecchia data ed ex sindaco del luogo. Una famiglia conosciuta.
Il quarantatreenne, oltre che avvocato di professione, in passato aveva ottenuto anche un incarico in un’azienda pubblica con una nomina del Consiglio comunale (consigliere di un cda). E aveva pure presieduto il Rotary locale. La notizia dell’arresto di De Luca ha iniziato a circolare a San Nicandro Garganico già sabato pomeriggio, quando qualcuno del paese si è accorto della presenza dei carabinieri nel palazzo dove l’avvocato ha il proprio studio legale. In un paese di 15 mila abitanti e poco più, il tam tam si è diffuso in pochissime ore. I militari erano lì forse per una perquisizione.
De Luca era arrivato a Trieste negli ultimi mesi, forse tra ottobre e novembre. Da quanto risulta aveva ottenuto un posto di lavoro in Azienda sanitaria. —
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