La dirigente Zampa assolta a Udine per Friuli Doc 2014
UDINE. Friuli Doc sotto processo. È successo all’edizione 2014 e l’epilogo, con happy end, è stato scritto ieri mattina. A uscire dall’aula con una sentenza di assoluzione è stata Mariapia Zampa, 57...

Udine 21-01-2011 bilancio Telefoto Copyright PFP
UDINE. Friuli Doc sotto processo. È successo all’edizione 2014 e l’epilogo, con happy end, è stato scritto ieri mattina. A uscire dall’aula con una sentenza di assoluzione è stata Mariapia Zampa, 57 anni, di Udine, all’epoca dei fatti contestati direttore del Dipartimento politiche finanziarie, acquisti e attività produttive del Comune (oggi dirigente a Gorizia) e, in tale qualità, chiamata a rispondere dell’ipotesi di reato di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo. Ossia, appunto, di Friuli Doc.
«Il fatto non costituisce reato», ha scandito il giudice monocratico Mauro Qualizza, accogliendo in tal modo non soltanto la richiesta del difensore, avvocato Maurizio Conti, ma anche quella della Procura, rappresentata dal pm onorario Marzia Gaspardis. Del resto, era stato lo stesso magistrato che coordinò le indagini, Marco Panzeri, a conclusione delle indagini preliminari, a chiedere l’archiviazione del fascicolo «per particolare tenuità» del fatto. Ritenendo invece le risultanze emerse sufficienti a sostenere l’accusa in giudizio, il gip Daniele Faleschini Barnaba ne aveva disposto l’imputazione coatta.
Tutto nasceva dalla segnalazione della Questura che, compiuti i dovuti accertamenti, aveva rilevato come quell’anno Friuli Doc fosse stata organizzata «senza che fosse stata preventivamente convocata la Commissione provinciale/comunale di vigilanza sui pubblici spettacoli e in assenza dell’autorizzazione prevista all’articolo 80 del Tulps». Ed erano stati poi due funzionari della Questura e altrettanti tecnici dei Vigili del fuoco, nell’istruttoria dibattimentale, a ribadire quanto accertato.
Sostenuto anche dalle testimonianze rese poi in aula da Sergio Bedessi, allora comandante della Polizia locale, dal collega dell’Ufficio commercio e dalla responsabile dell’Ufficio turismo in Comune, l’avvocato Conti ha invece dimostrato l’assenza di violazioni nella procedura seguita. E questo, innanzitutto perché, essendo Friuli Doc una manifestazione in luogo aperto, non è soggetta alle prescrizioni del Tulps, a meno che, oltre ai palchi, non vengano installate attrezzature per il posizionamento del pubblico. Inoltre, fino a quel momento non era mai stato chiesto il rilascio del nulla osta della commissione. E visto che il Dipartimento diretto da Mariapia Zampa, quell’anno, per effetto dell’accorpamento di alcuni uffici inglobava per la prima volta anche il Turismo, la dirigente si era limitata ad agire attenendosi alle procedure fino allora seguite. Al netto della commissione, quindi.
(l. d. f.)
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