La differenziata arriva nei pubblici esercizi
Scatterà a breve anche per gli esercizi pubblici l'obbligo della raccolta dell'umido. Il periodo di moratoria concesso fino ad oggi verrà meno non appena il Comune distribuirà, con il supporto di AcegasApsAmga, appositi contenitori, che saranno quattro: uno per l'umido, uno per l'indifferenziata, il terzo per la plastica e un altro per il vetro. Una volta che saranno consegnati a bar, pizzerie e ristoranti, la raccolta dell'umido verrà introdotta anche per gli esercizi pubblici, con le conseguenti sanzioni per chi non rispetterà le regole.
Regole non semplici da seguire per un ristorante «ma che andranno messe in pratica - ossereva Bruno Vesnaver, presidente della Fipe - come accade ormai nelle case dei triestini o nei locali in altre città».
La raccolta di carta e cartone per il momento continuerà ad essere effettuata con le consuete modalità, con la carta gettatat nelle apposite campane delle isole ecologiche e i cartoni fatti confluire nei punti di raccolta in città.
Il compito di dividere i rifiuti nelle cucine dei ristoranti o delle pizzerie spetta molto spesso ai lavapiatti, ai camerieri o gli addetti alle pulizie. Che in molti casi parlano lingue diverse e provengono da paesi lontani. «Per agevolare il loro lavoro e cercare di spiegare come riconoscere quello che andrà gettato nei diversi contenitori - anticipa Vesnaver - la Fipe invierà ai suoi associati delle tabelle, degli schemi, anche con immagini semplificative. Un aiuto in più anche per chi non parla perfettamente l'italiano o non ha dimestichezza con la raccolta differenziata».
Andrà, ad esempio spiegato che tutti gli scarti di cibo andranno gettati nel contenitore dell'umido. E che in quello stesso bidone si potranno gettare anche i gusci delle uova, i fondi di caffè, i filtri di the, le croste dei formaggi, le lische di pesce ma non le ossa di pollo o di altri animali e neppure i gusci di cozze e vongole.
I contenitori saranno distribuiti gratuitamente a partire da aprile. Poi, per chi non seguirà le regole, scatteranno le sanzioni. I controlli non mancheranno. L'intento dell'amministrazione, con questa iniziativa, è di aumentare i volumi di rifiuti smaltiti attraverso la raccolta differenziata. I contenitori individuati per la distribuzione sono di due tipi: uno da 45 litri, impilabile, è uno da 100 litri.
I bidoni ora sono in fase di valutazione da parte dell'Azienda sanitaria. Che dovrà valutare se garantiscono la corretta igiene nelle cucine degli esercizi pubblici. I contenitori più piccoli possono essere facilmente sistemati nelle cucine, quelli più grandi saranno adatti per chi dispone anche di piccoli spazi all'aperto. I due modelli sono disponibili, per chi li volesse visionare, nella sede della Fipe in via Roma 28. Spetta ora ai gestori esprimere eventuali perplessità sui modelli scelti e indicare quale tipo desiderano ricevere. Dotati di rotelle, i contenitori andranno svuotati negli apposti cassonetti.
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