La Decima Mas in Comune scatena fischi, cori e insulti

Spiegamento di forze dell’ordine in piazza Municipio per separare le fazioni Di Gianantonio (Anpi): «Importante che ci sia stata un’adesione compatta»
Bumbaca Gorizia 20.01.2018 Decima Mas © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 20.01.2018 Decima Mas © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Tutto come da attese. E come da copione puntualmente rispettato da diversi anni a questa parte. Stesso palcoscenico, la piazza antistante al Municipio; e stessi protagonisti: da una parte l'associazione combattenti Decima flottiglia Mas, riunitisi per commemorare il 73° anniversario della battaglia di Tarnova della Selva; dall’altra l’Anpi e le forze di sinistra e antifasciste. Le parti si sono guardate a distanza - una settantina circa i membri dell'associazione con anche gli esponenti di destra e i delegati di CasaPound; un centinaio con bandiere, microfono e megafono gli antifascisti –, si sono insultati e a tratti provocati. Ma ancora una volta fortunatamente, complice la robusta presenza delle forze dell’ordine, non si è mai arrivati allo scontro fisico. Qualche attimo di tensione si è registrata solo quando un manifestante di sinistra ha lasciato lo schieramento per correre verso il centro della piazza. L’uomo è stato prontamente fermato dalla polizia che poi ha ritenuto più prudente creare un piccolo cordone di sicurezza con i suoi uomini schierati.


La protesta era iniziata già prima delle 10.30, dall’angolo di piazza Municipio opposto alla casa comunale. Da lì si sono levati cori e canzoni partigiane, con i manifestanti posizionati dietro allo striscione con la scritta “Fascisti via da Gorizia”, in italiano e sloveno. Una risposta all’altro messaggio, srotolato a poche decine di metri di distanza da CasaPound, che recitava: “X Mas: onore a chi non ha tradito”.


Prima dell'ingresso dei reduci e degli associati della X Mas in Municipio sono partiti gli interventi al microfono dei manifestanti antifascisti, coperti dai fischi e dall'inno nazionale cantato della fazione opposta. E non solo. “Porzus!”, “Vigliacchi!”, “Tito boia!”, “Infoibatori!”, hanno gridato agli antifascisti quelli della X Mas, sentendosi rispondere “Assassini!”, “Vergogna!”, “Via i fascisti da Gorizia!”. Poi, alle 11, la cerimonia nell’atrio del Municipio, alla presenza tra gli altri del vicesindaco Stefano Ceretta e della consigliera comunale Serenella Ferrari, che ha ricordato con commozione i suoi quattro parenti appartenenti proprio alla Decima flottiglia Mas.


«Malgrado le contestazioni, con quelli là fuori che sono meri esecutori di ordini dall’alto, noi ci ritroviamo anche quest’anno a onorare questi caduti – ha detto Roberto Pulli, coordinatore dell'associazione X Mas -, e lo facciamo con orgoglio». «I morti hanno tutti gli stessi diritti, e credo sia giusto commemorare come facciamo oggi persone ingiustamente uccise», ha detto invece il vicesindaco Ceretta.


Intanto, fuori, in piazza, non si sono mai fermati gli interventi delle forze di sinistra. Se Anna Di Gianantonio (Anpi) ha evidenziato l’importanza di un’adesione compatta di tante realtà diverse alla manifestazione, per l’onorevole Serena Pellegrino (Sinistra Italiana) il senso della protesta anifascista è la difesa della Costituzione italiana. Il consigliere comunale del Forum Andrea Picco ha chiesto invece a gran voce le dimissioni della giunta Ziberna, aggiungendo che «il fascismo è adesso, altro che settanta anni fa». Il consigliere comunale Pd Marco Rossi ha invece attaccato il capogruppo di Forza Italia Fabio Gentile, per aver cantato anche lui l’inno della X Mas: «Conferma della svolta estremista che Fi ha avuto nella nostra città - scrive Rossi in una nota - e che la qualifica come partito non certo dei moderati ma dell’estremismo di destra».


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © Il Piccolo