La danza country spopola in gara e in pista

Crescono gli appassionati di balli western. Pioggia di premi ai campionati di Rimini per le atlete locali

Il cappello a falde larghe, gli stivali, una camicia senza frange e l’obbligo di un cinturone ben in vista. Il look ha la sua importanza, specie se il modello da seguire è quello imposto dalla danza Country Western, la risposta dei cow boy alla macarena, stile che profuma di cuoio, violini e di banjo e che a Trieste sembra riscuotere un successo particolare. Lo dimostrano non solo i numeri delle adesioni ai corsi ad hoc, ma anche i riscontri in chiave sportiva. I cultori triestini del Country Western si sono fatti valere recentemente ai campionati italiani di danza sportiva andati in scena a Rimini, tappa che ha premiato gli allievi della scuola Annalisa Danze con ben 5 primi posti, andati a Gaia Sponza, Barbara Iacono, Chiara Romano, Daniela Felluga e Iris Stenta. Cinque titoli italiani ad altrettante donne, a cui si aggiungono gli argenti conquistati da Barbara Prodorutti e le terze posizioni di Alice Jugovaz e Alessia Genesio.

Cow girls, quindi, prive di sella e pistole ma vincenti a colpi di musica, guidate tra l'altro sempre da una donna, Laura Bossi, insegnante e membro della Commissione tecnica nazionale: «La Country Western ha preso molto piede a Trieste e dintorni - racconta Miro Steffé, fondatore della Annalisa Danze - ma nel nostro caso riusciamo anche a farne un vanto sportivo. I nostri primati sono “insidiati” solo da alcune scuole della Sicilia». Perché tanto successo? «Ci sono vari stili di competizione - sottolinea l'insegnante della scuola di via Madonnina -, ma la base tecnica della Country Western resta nel complesso semplice, il divertimento abbonda e regala molto coinvolgimento, anche ballando in pratica da soli».

Per affrontare la trasferta di Rimini la scuola si è autotassata, impegnandosi al massimo per fare colpo in termini di stile, costumi e colori. I risultati? Oltre ai fasti delle nipoti danzanti di Tex, la scuola diretta da Annalisa Steffè ha sbancato Rimini in altre 17 specialità - spaziando dai balli caraibici a quelli latini, dalle danze orientali alla jazz dance fino al moderno e alla show dance-, portando a casa 18 medaglie in tutto. Pochi segreti, molta passione: «Si, l'obiettivo non è un traguardo sportivo - assicura Miro Steffè - ma saper instaurare un clima familiare, dove tutti possano esprimersi, divertirsi e fare della danza un modo per stare in salute». (fr.ca.)

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