La Croazia “offre” divorzi lampo

Con l’ingresso nella Ue basteranno 27 euro. Sono 8mila le coppie italiane già “scoppiate” all’estero
Couple yelling face to face --- Image by © John Rensten/Corbis
Couple yelling face to face --- Image by © John Rensten/Corbis

ZAGABRIA. Volete un divorzio lampo, spendendo non più di una trentina di euro per i vari documenti? Un po’ di pazienza, neanche due anni, e dal primo luglio 2013, cioè da quando la Croazia diverrà membro a tutti gli effetti dell’Unione europea, i coniugi che non ce la fanno più a stare insieme potranno separarsi alla svelta, da uno a quattro mesi, pagando 200 kune, circa 27 euro, che è l’ammontare dei bolli giudiziari.

A patto naturalmente che moglie e marito vogliano farlo in via consensuale e senza che ci siano di mezzo figli minorenni. Altrimenti anche in Croazia il procedimento di divorzio abbisogna di tempi più lunghi che, in presenza di casi complicati, possono riguardare anni e anni. Già oggi in Italia l’istituto giuridico del divorzio, parecchio complicato, porta non pochi connazionali ad affidarsi all’Unione europea per mettere ufficialmente la parola fine alla vita coniugale. Negli ultimi cinque anni circa 8 mila coppie del Bel Paese hanno deciso di divorziare in un altro Paese comunitario per snellire la pratica, che in patria comporta come minimo quattro anni di attesa. La maggior parte dei connazionali vanno in “luna di fiele” in Romania, dove scucendo 3500 euro possono dirsi addio, attendendo per l’ atto ufficiale non più di sette mesi. In Croazia sarà ancora meglio, ferme restando consensualità e niente figli under 18. Nel Paese annualmente divorziano in media circa 5 mila coppie, di cui 2 mila senza bambini o comunque con figli grandi, già maggiorenni. Questi casi, in presenza di accordo su diritti patrimoniali, assegnazione della casa coniugale e anche mantenimento del coniuge debole, si risolvono in tempi parecchio rapidi e con la citata spesa di sole 200 kune. «Dipende dai tribunali – è l’ opinione della zagabrese Sanja Bezbradica, avvocata specializzata in diritto di famiglia – in quelli più piccoli bastano 30 giorni per arrivare al divorzio, mentre in quelli più grandi, come a Zagabria e a Fiume, servono circa 4 mesi. I coniugi debbono presentare al tribunale la richiesta di divorzio consensuale, una copia dell’atto di matrimonio e 200 kune di bolli. In questo caso non è necessaria la presenza dell’avvocato ed anzi basta una sola udienza, nella quale nessuno ti obbliga a spiegare il perché si sia arrivati a questa situazione». Il tutto si complica se uno dei partner non è d’ accordo con il divorzio. In questo caso il coniuge che vuole divorziare deve presentare al tribunale la relativa denuncia, più 200 kune. «Neanche qui serve un avvocato, mentre invece ci si deve sottoporre al tentativo obbligatorio di conciliazione, da fare al Centro di assistenza sociale. Il tutto può durare da 6 mesi ad un anno». Molto più complesso l’iter in presenza di minorenni. Non si può sfuggire al tentativo di conciliazione e se i coniugi hanno raggiunto un’intesa serviranno da 6 a 12 mesi. Se invece i genitori non riescono ad accordarsi sui bambini, il procedimento potrà andare avanti per anni, con obbligatoria presenza di avvocati. Stando alle tariffe degli avvocati, un procedimento di divorzio costa 2 mila kune, pari a 270 euro.

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