La crescita inarrestabile dell’esercito dei “single”

Trieste sta diventando sempre più una città di persone sole. A fronte di una diminuzione dei residenti, aumenta invece di anno in anno il numero dei nuclei unifamiliari. Persone che, per scelta o per necessità, vivono da sole: giovani alla ricerca della loro indipendenza, uomini e donne reduci da matrimoni finiti male, anziani rimasti vedovi o manager trasferitisi a Trieste per questioni di lavoro.
Osservando i dati dell’Anagrafe comunale aggiornati allo scorso giugno, si scopre che un triestino su quattro vive solo. I single infatti sono 50.606 a fronte ai 203.825 residenti totali. E se si considera che le famiglie in totale sono 105.706, il dato finale è che un gruppo familiare su due è costituito da un'unica persona a fronte dei 29.446 nuclei composti da due persone 14.342 formati da tre.
Un esercito, quello dei single, che cresce di giorno in giorno e sta trasformando la struttura familiare della nostra città. Basti pensare che nel 2000, quando i residenti erano 215.096, le famiglie unifamiliari erano 45.633. A fine 2014, invece, i dati dell'Anagrafe parlavano di 204.946 residenti e 49.789 single, mentre un anno più tardi, a fronte di 203.953 residenti, gli “irriducibili della singletudine” erano 50.290. In 15 anni, dunque, è cresciuto sia il numero assoluto dei single (+10%) sia il loro “peso” sulla popolazione complessiva, passato dal 21 a poco meno del 25%.
Quella che emerge da questi dati è dunque la fotografia di una città che sta cambiando velocemente il proprio tessuto sociale. Il gruppo unifamiliare - formato da giovani, separati, anziani e via dicendo -, sta prendendo il posto della più tradizionale formula: marito e moglie, con uno o due figli.
Ma dove vive, a Trieste, il maggior numero di single? Nella quinta circoscrizione, che include Barriera Vecchia e San Giacomo e che ne registra ben 13.877. A ruota seguono la quarta circoscrizione (Città Nuova, Barriera Nuova, San Vito e Cittavecchia) con 10.121 famiglie unifamiliari e la terza (Roiano, Gretta, Barcola, Cologna e Scorcola) con 8.880 single. Meno apprezzati dalle persone che abitano da sole i rioni dell'Altipiano Est e di quello Ovest, dove di single ne abitano rispettivamente solo 697 e 1.664.
La crescita, messa in evidenza dall'Ufficio anagrafe e quello di statistica del Comune, viene riscontrata anche nei Comuni minori dove però la percentuale delle persone che vivono sole è decisamente inferiore.
Abitare da soli ha ovviamente i suoi pro e i suoi contro. Un single gode di grande libertà, di spazi tutti propri ma si sobbarca anche tutte le spese di casa. Come quelle per l'affitto o del mutuo, delle bollette per la fornitura di energia elettrica e gas, di un eventuale collegamento internet o satellitare. E poi ci sono le tasse. Come la Tari, la tassa sulle immondizie, che si calcola per ciascuna famiglia sulla base dei metri quadrati dell'immobile e il numero degli occupanti. Nel Comune di Trieste il coefficiente della quota fissa per una famiglia unifamiliare è stata fissato a 1,12 mentre di quella variabile a 44,76. Per una famiglia con due competenti i coefficienti sono rispettivamente di 1,31 e 104,44 euro. Costi e tariffe che secondo Numbeo - il sito ideato da un ex ingegnere di Google e alimentato dagli stessi utenti che mostra le comparazioni di costo medio della vita su tantissimi generi in quasi tutte le nazioni del mondo - collocano Trieste al primo posto tra le città italiane dove, valutando costi di affitto, sistema sanitario, prezzi dei generi alimentari e qualità dei servizi conviene andare a vivere da soli. Milano, Roma e Modena le più care.
La tendenza all'aumento delle persone che vivono sole riscontrata a Trieste è comunque in linea con quella del nostro Paese. Secondo una ricerca del Censis oggi in Italia la realtà unifamiliare è la forma più diffusa e quella che nel tempo cresce di più. I single sono quasi 7 milioni in tutta Italia, il 13,6 per cento della popolazione con più di 15 anni. A vivere da sole sono soprattutto le donne, il 15,5% a fronte dell'11,6% degli uomini.
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