La Corte dei Conti boccia i bilanci dell’ex giunta Ret
DUINO AURISINA. Sono principalmente l'utilizzo degli oneri di urbanizzazione della baia di Sistiana e dell'ex Hotel Europa (legge “Bucaalossi”) per coprire la spesa corrente e l'aumento delle risorse impegnate sul capitolo del personale ad aver spinto la Corte dei Conti, nella disamina degli esercizi finanziari 2008 e 2009, a “bacchettare” l'amministrazione comunale di Duino Aurisina, denotando “una gestione non improntata al rispetto dei principi di sana gestione finanziaria e l’evidente difficoltà nel raggiungimento degli equilibri di bilancio nei modi normativamente previsti e nel rispetto dei principi contabili”.
La deliberazione della Sezione di controllo della Regione riguarda l’esame delle relazioni predisposte dall’organo di revisione economico-finanziaria del Comune sui rendiconti degli esercizi citati, risalenti all'ex giunta Ret. A esprimerla il II collegio composto dai magistrati Carlo Chiappinelli (presidente), Giovanni Bellarosa (relatore) e Oriella Martorana. È stata trasmessa al Consiglio e al sindaco.
I magistrati hanno verificato diversi aspetti: tra cui l'osservanza del patto di stabilità, le spese per il personale, il rispetto del limite di indebitamento e dei vincoli sui proventi delle concessioni edilizie, l'inesistenza di gravi irregolarità contabili.
Tale prassi ha coinvolto numerosi comuni in Fvg, dove pure si sono avuti rilievi analoghi a Duino Aurisina. In primis l'utilizzo degli oneri di urbanizzazione per coprire la spesa corrente e l'accresciuta spesa del personale (dai 4.316.571,90 euro del 2007 ai 4.520.203,33 del 2008). L'attuale assessore alle Finanze, Lorenzo Corigliano, in quel biennio all'opposizione, sottolinea come tali rilievi fossero stati all'epoca sollevati dal centrosinistra, votando contro i bilanci: «Prima o poi i nodi vengono al pettine: la Corte ha svolto un controllo di legittimità, rilevando la discrasia tra leggi e operato dell'amministrazione. Per quanto riguarda l'attuale giunta – prosegue – garantisco il rispetto delle regole, l'utilizzo degli oneri di urbanizzazione per la manutenzione del territorio, e che non ci sono stati aumenti sul personale».
«La deliberazione si commenta da se: è stato fatto un qualcosa che doveva essere gestito diversamente, ma nell'ultimo biennio gli esercizi sono in linea», così Vladimir Kukanja.
L'ex sindaco Giorgio Ret non ci sta e replica: «Sono scelte che abbiamo fatto per non mettere le mani nelle tasche dei cittadini, decidendo di non introdurre in questo Comune, peraltro uno dei pochissimi in Fvg, l'addizionale Irpef o elevare l'Ici. Inoltre si tratta di richiami che la Corte deve compiere e io ne comprendo le ragioni, ma bisogna dire pure che l'ente non è stato sanzionato. Ho lasciato un'amministrazione sanissima, con un tesoretto di 6 milioni di euro – sottolinea Ret - Quanto alla relazione della Corte è simile all'ultima: è vero che sono stati utilizzati gli oneri di urbanizzazione per coprire la spesa corrente, abbiamo preferito così piuttosto che inasprire la leva fiscale. Se il Comune si fosse trovato in difficoltà avremmo sempre potuto introdurre l'addizionale Irpef, ma ciò non si è reso necessario. Quanto alle spese del personale, il nostro territorio ha le sue specificità: il bilinguismo, il frazionamento in 17 paesi, una casa di riposo interamente comunale eccetera. Dubito che l'attuale giunta abbia ridotto questa voce e non mi risulta abbia calato gli stipendi – prosegue – se risparmio c'è stato è dovuto solo al pensionamento di qualche lavoratore, come lo stesso sindaco Vlado, ora in quiescenza. Quanto al contratto di lavoro, io mi sono mosso sulla base dell'ok ricevuto dagli uffici. Infine nella nota della Corte si riferisce dei molti crediti in possesso al Comune e che io ho coperto con un fondo, ancora disponibile, per ogni evenienza di inesigibilità, a differenza di altri enti che portano il bilancio alla pari proprio con tali crediti».
«Abbiamo scelto di stare dalla parte dei cittadini», conclude l'ex vice Massimo Romita.
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