La comunità serba a Trieste: presenze in calo
È in calo la popolazione serba attiva di Trieste. I lavoratori serbi censiti nel 2008 erano 2.700, oggi sono solo 1.500. Anche i valori assoluti della presenza serba in città sono in discesa: dopo una crescita registrata fra il 2002 e il 2010, da 6mila a 9mila unità, oggi siamo a 7.400, il 22 per cento dei quali sono minori. Il dato è emerso ieri, nel corso dell’incontro organizzato nella sala della comunità serba di Trieste proprio per analizzare la realtà che riguarda i serbi di Trieste, con una manifestazione che si è incentrata sulla pubblicazione delle cifre del censimento, con intervalli di musica tradizionale. È stato il presidente della Comunità, Zlatimir Selakovic a cercare di fornire la spiegazione di quest’onda di ritorno: «Da una parte il motivo va individuato nella crisi economica che sta attanagliando l’Italia - ha detto - in particolare per quanto concerne l’edilizia, campo nel quale i serbi sono sempre stati molto attivi. Mancando lavoro in quel settore - ha aggiunto Selakovic - è normale che i serbi vadano a cercare fortuna altrove. Non va trascurato poi il fatto che molti, dopo aver trascorso qualche anno a Trieste - ha continuato - hanno deciso di tornare al loro Paese natale. È normale».
Zlatimir Selakovic ha manifestato in ogni caso una certa sorpresa nel constatare che sta calando il numero dei serbi che lavorano e vivono in città: «Una flessione era inevitabile - ha precisato in proposito - ma questi sono numeri che vanno oltre le nostre previsioni, anche perché va ricordato che la presenza dei serbi a Trieste è storica. Siamo qui da almeno tre secoli e il processo d’integrazione è stato eccellente a tutti i livelli. Che si tratti di economia, di cultura, di sport, la comunità serba ha sempre svolto un ruolo fondamentale in città. Davanti alla crisi però - ha aggiunto il presidente della Comunità serba - le considerazioni che i nostri connazionali sono portati a fare sono evidentemente diverse».
Selakovic ha infine giudicato positivamente «l’integrazione con i triestini, ma anche con tutte le altre minoranze presenti in questo territorio. Abbiamo cominciato a intensificare i rapporti con i croati, perché bisogna guardare al futuro, ai nostri figli - ha concluso - e non al passato».
Ugo Salvini
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