La comunità musulmana sfila contro il terrorismo

Domenica prossima in piazza Repubblica la manifestazione promossa dai bengalesi: «Sui fatti avvenuti a Bruxelles la condanna è totale». Appoggio da Comune e Provincia
Di Laura Blasich
Bonaventura Monfalcone-21.02.2016 Festa della lingua madre-Piazza Falcone Borsellino-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-21.02.2016 Festa della lingua madre-Piazza Falcone Borsellino-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

La comunità musulmana, a iniziare da quella bengalese, pronuncia un “no” forte e chiaro il terrorismo. «Nessuna giustificazione è valida», dicono i rappresentanti. Dopo gli attacchi terroristici di martedì a Bruxelles, la comunità ha sentito l’esigenza di esprimere la propria netta distanza dall’uso della violenza e il proprio dolore per le vittime in prima battuta con le parole, ma poi anche scendendo in piazza. È quanto i bengalesi, ma anche gli altri musulmani di Monfalcone, faranno domenica prossima, alle 11, con una manifestazione organizzata in piazza della Repubblica assieme al Comune e alla Provincia, con cui i rappresentanti della comunità hanno avuto un confronto nella giornata di venerdì, trovando un immediato sostegno. Diversi cittadini bengalesi del resto lo avevano già fatto all’indomani degli attentati di Parigi, partecipando alla manifestazione in via Sant’Ambrogio organizzata in quell'occasione direttamente dal Comune.

«Vogliamo dire parole forti e chiare. La comunità bengalese di Monfalcone - affermano in una nota i rappresentanti degli immigrati dal Paese asiatico - condanna senza mezzi termini il vile attentato di Bruxelles e si stringe attorno alle vittime e ai loro parenti. L’Islam che noi vogliamo è pace e amore: questi sono invece solo assassini, che si nascondono dietro falsi motivi religiosi. Questi sono nemici dell’umanità e sono nostri nemici». Nessuna giustificazione è valida, per gli esponenti della comunità bengalese, che all’appuntamento invitano tutti i musulmani che abitano in città e sono ormai attorno ai 2.500. Immigrati che a Monfalcone abitano per la maggior parte da molti anni e con il territorio hanno creato un legame stabile, come sottolineano, pur con tutte le complessità e le difficoltà di cui la città è testimone ogni giorno. «Molti di noi sono operai che qui hanno trovato lavoro, casa e futuro - prosegue la nota -. Molti nostri figli sono nati qui. Sappiamo che stare insieme non è facile, ma questo vale per tutti. Ma noi vogliamo bene a Monfalcone e ringraziamo per come siamo accolti. Per questo non lasceremo che dei criminali rovinino tutto. Per questo domenica 3 aprile, alle 11, saremo in piazza a Monfalcone per dire no al terrorismo, assieme al Comune e alla Provincia di Gorizia. Tutti uniti contro il terrorismo».

Il sindaco Silvia Altran si dice felice dell’iniziativa assunta dalla comunità bengalese e musulmana in generale. «C’è bisogno di questa presa di posizione forte - afferma - da parte della comunità musulmana, come avvenuto dopo gli attentati di Parigi». Il presidente della Provincia Enrico Gherghetta sottolinea come l’iniziativa sia appunto partita dalla comunità e le istituzioni abbiano fornito il loro immediato sostegno alla manifestazione che avrà luogo nello stesso giorno del concerto organizzato, alle 20.45, nel teatro Comunale dall’amministrazione locale per ricordare Giulio Regeni, il giovane ricercatore di Fiumicello ucciso in Egitto in circostanze ancora non chiarite.

L’evento, che vedrà l’esecuzione del Requiem di Mozart da parte dell’Orchestra e del coro di Monfalcone, è stato voluto dal Comune proprio per mantenere alta l’attenzione sulla vicenda. Al concerto sarà presente la famiglia, che ha dato il proprio benestare all’iniziativa del Comune di Monfalcone.

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