La clanfa si fa in bici, un trionfo per Giovanni FOTO E VIDEO

Virginia Santo si impone tra le donne, insidiata da Mary Poppins. Il trofeo di legno appannaggio di Pietro Sessolo
L'olimpiade delle clanfe (Silvano)
L'olimpiade delle clanfe (Silvano)

TRIESTE. Metti una delle giornate più afose della stagione, un palco concepito idealmente su un trampolino e oltre 200 estemporanei interpreti del "morbin", riflessione tutta triestina dell'esteso concetto di allegra stravaganza. La nona edizione delle Olimpiadi delle Clanfe conferma la vena, accentua il colore e amplia persino l'attenzione rivolta al sociale. Tutto questo nell'arco del pomeriggio di ieri allo stabilimento Ausonia, arena galleggiante della manifestazione ideata dall'Associazione Spiz, il festival che traduce la disarmonia, anzi, la voluta ineleganza di un tuffo molesto in un affresco di goliardia, in una onda anomala di colore dialettale.

 

 

Molte donne, gruppi di adolescenti e un tocco di rappresentanza straniera, costituita dall'arrivo di quattro olandesi, rivelatisi più o meno volanti. Olimpiadi dunque ma qui le squadre si trasformano in "clape" e il doping si consuma liberamente al bar dello stabilimento, soprattutto a dosi di spritz bianco, bevanda quasi ufficiale dell'agone che prova a travestirsi ogni anno di più da lettura estiva del carnevale. Tesi per altro ribadita dal battesimo tra gli iscritti anche di Mario Vascotto, il presidente del Carnevale di Muggia, incappato poi nello stress da prestazione ma ugualmente testimone di un sigillo di alleanza.

 

L'Olimpiade delle clanfe

 

Ricorrere alle maschere quindi è una sorta di obbligo alle Olimpiadi delle Clanfe, chiedere ad esempio al gruppo veneto, vincitore del Premio Morbin, approdato sul trampolino dell'Ausonia rievocando i Kiss, la storica band di hard rock che negli anni '80 fece del trucco e parrucco il suo marchio di fabbrica. In tema di maschere e costumi, qualcuno ha voluto fare in qualche modo il verso proprio alle Olimpiadi, quelle vere, attese a breve allo scenario di Rio. A inscenare la parodia olimpica ci ha pensato il clan targato RicreOlimpiadi, formato da una trentina di ragazzi dagli 8 ai 16 anni e appartenenti alle sedi dei ricreatori comunali "Pitteri", "Nordio", "De Amicis" e "Stuparic", tutti abbigliati con le divise delle discipline che albergano sotto i cinque cerchi.

Il grande assente? Il neo sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, auspicato all'Ausonia per pareggiare i conti in chiave goliardica con l'uscente Cosolini ma ieri impegnato sul trampolino nunziale. Appuntamento solo rimandato, assicurano gli organizzatori. Una festa si, ma con classifiche e podio. Il premio più ambito resta nel complesso "La Clanfa di Legno", il peggio del peggio, la maglia nera, quello capace di incantare per il coefficiente di perplessità. A vincerla Pietro Sessolo. Il Premio Spiz è andato a Marisa Marchesi, travestita da Mary Poppins. Gli olimpionici? La Regina 2016 è Virginia Santo, il Re Giovanni Bembi, apparso sul trampolino in sella ad una bicicletta.

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