La città stellata in missione ora sogna il riconoscimento Unesco
Missione Unesco in Polonia. Sabato il verdetto definitivo della Commissione internazionale che stabilirà se Palmanova ha i requisiti per far parte del novero di siti patrimonio dell’umanità....
Missione Unesco in Polonia. Sabato il verdetto definitivo della Commissione internazionale che stabilirà se Palmanova ha i requisiti per far parte del novero di siti patrimonio dell’umanità. Incrociando, per scaramanzia le dita, domani partiranno per Cracovia il sindaco Francesco Martines, la vice Adriana Danielis, l’assessore Luca Piani e l’operatrice culturale del Comune Gabriella Del Frate. Dunque, nella città polacca si terrà la 41^ sessione del Comitato Mondiale e arriverà il giudizio finale sull’entrata di Palmanova nella ristretta cerchia del patrimonio dell’umanità Unesco.
Un ultimo passaggio, fondamentale e decisivo che, se positivo, permetterà di riconoscere, a livello mondiale, il grande patrimonio storico della cinta fortificata della città stellata. «Andremo a Cracovia con la certezza del grande lavoro svolto in questi anni – dice il sindaco Martines. Palmanova si merita tutto questo, per la sua storia, per il prezioso patrimonio che la contraddistingue, per la sua gente».
La proposta di candidatura, già giudicata positivamente da Icomos, organismo consultivo dell’Unesco, rientra nel sito seriale trasnazionale “Le opere di difesa veneziane tra il XV ed il XVII secolo”. Sei sono i luoghi che fanno parte nel progetto, rappresentando i migliori esempi di sistemi difensivi della Repubblica di Venezia, di terra o di mare. Infatti oltre a Palmanova della cordata fanno parte Bergamo e Peschiera del Garda per l’Italia, Zara e Sebenico in Croazia e Cattaro in Montenegro. Il progetto sarà presentato alla Commissione dagli ambasciatori di Italia, Montenegro e Croazia.
Bergamo, capofila del progetto, ha iniziato nel 2008 il percorso di costruzione della candidatura all’Unesco World Heritage List. Nel 2011 la città di Palmanova ha richiesto, ottenendola, l’inclusione della città Fortezza nella candidatura per la parte italiana, dopo che la visita della commissione ministeriale ha sancito la valenza storico architettonica delle fortificazioni, supportata anche da un accurato dossier scientifico.
Al contempo veniva, tra il 2011 e il 2013, definita l’inclusione anche dei siti di Zara, Sebenico e Cattaro, oltre a Peschiera del Garda, già presente fin dall’inizio. L’iter, complesso e articolato, ha richiesto numerosi passaggi, dossier, valutazioni, sopraluoghi, visite nei paesi partner, incontri al Ministero e nel comune capofila. Nel febbaio 2014 la candidatura è rientrata nella tentative list. Nell’anno successivo, a Bergamo, il sindaco Martines, assieme alla presidente Debora Serracchiani, hanno firmato il protocollo nazionale a sostegno della candidatura.
Nel gennaio 2016 viene definitivamente approvata e sostenuta come unica proposta italiana. A settembre la visita ispettiva. Nel 2017 l’ok da parte di Icomos e, tra pochi giorni, da Cracovia, l’ultima parola. Sono ben 35 i siti mondiali che ambiscono al riconoscimento Unesco e la Fortezza, con le città partner, è l’unico progetto Unesco per il 2016.
Alfredo Moretti
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