La Cina punta su Fiume nel mirino porto e treni

Delegazione in visita: interesse per il progetto della linea ferroviaria con Botovo Attenzione anche al rigassificatore di Veglia. Pechino darà risposte in un mese
Di Andrea Marsanich

FIUME. La Cina punta l’attenzione su Fiume e sulle sue potenzialità economiche. A far visita al capoluogo del Quarnero è stata un’alta delegazione cinese, guidata dal presidente della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme Wang Jianjun e dall’ambasciatore di Pechino in Croazia, Deng Ying.

Accompagnati dal ministro croato della Marineria, trasporti e infrastrutture, Oleg Butkovi„ e dai massimi esponenti di comune, Regione e Autorità portuale, i cinesi hanno fatto tappa nel porto fiumano visitando il cantiere del futuro scalo contenitori di Riva Zagabria, costruito da un consorzio italiano e che dovrebbe essere completato in un anno e mezzo. «Non è stata una visita puramente protocollare. Abbiamo illustrato ai nostri ospiti i piani relativi al terminal, che tra l’altro prevedono entro la fine dell’anno l’apertura della gara per il futuro concessionario del terminal – ha sottolineato Vlado Mezak, direttore della Port Authority – quindi abbiamo parlato dei progetti che contemplano il miglioramento dei collegamenti ferroviari con l’entroterra fiumano, dei piani di sviluppo e della necessità di attirare nuovi carichi a Fiume».

Jianjun e colleghi hanno fatto sapere che il loro interesse nei riguardi dei progetti fiumani - e non solo - è concreto, aggiungendo che entro un mese invieranno risposta sulle possibili forme di cooperazione. La delegazione cinese non ha fatto mistero del fatto che la propria attenzione è appuntata soprattutto su due progetti: la ferrovia pianeggiante Fiume–Zagabria–Botovo (confine con l’Ungheria) e il rigassificatore di Castelmuschio (Omišanj), sull’isola di Veglia.

Tornando all’emporio fiumano, la delegazione del Paese asiatico è stata informata sui piani di sviluppo di quello che è il motore dell’economia fiumana. A farlo sono stati gli esponenti dei due maggiori concessionari nel porto, Alessandro Becce, direttore esecutivo dell’impresa Jadranska vrata (Porta dell’Adriatico in italiano) e Nenad Janji„, membro della direzione di Luka Rijeka. Il vicesindaco di Fiume, Marko Filipovi„, ha parlato delle opportunità di collaborazione con la municipalità. Va ricordato che il porto di Fiume ha chiuso il 2015 movimentando 10,9 milioni di tonnellate, con una crescita del 21% su base annua. Il maggiore aumento ha riguardato i carichi liquidi, con 6,6 milioni di tonnellate (+35%). Quanto allo scalo container in Brajdica (Fiume), sono stati registrati 162 mila Teu, l’8% in più sul 2014.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo