La Centro servizi navali cerca 57 addetti per San Giorgio di Nogaro

SAN GIORGIO DI NOGARO
Prospettive occupazionali nell’area industriale dell’Aussa Corno: una grande industria di carpenteria e lavorazioni metalliche del settore navale, la Centro servizi navali (del Gruppo Acelor Mittal), cerca 57 addetti da inserire nella realtà produttiva di San Giorgio di Nogaro. Anche la Cimolai, impegnata nella realizzazione di navi da crociera per il Gruppo Carnival, sta assumendo personale legato alla cantieristica navale. Le professionalità richieste dall’industria di carpenteria navale sono: 15 ossigenisti (taglio profili/lamiere con cannello ossipropanico) con capacità di leggere disegno tecnico; 4 carpentieri navali (con comprovata esperienza presso cantieri navali); 8 aiuti carpentieri (esperienza generica di carpenteria metallica); 30 saldatori filo continuo (Mig/Mag). Queste maestranze saranno coperte da contratto nazionale che avrà una durata minima di 6 mesi. Ricordiamo che la Centro servizi navali lavora per aziende che forniscono prodotti a Fincantieri. Va detto che qualche mese fa si era ipotizzato il trasferimento di una settantina di dipendenti dell’area “a caldo” della Ferriera di Servola, tutto era poi rientrato, e ora questa richiesta tramite la sede triestina dell’agenzia Mainpower alla quale gli interessati potranno rivolgersi. Nello stabilimento del Centro servizi navali, lo scorso anno, sono state trasferite anche le attività produttive inerenti al taglio delle lamiere e dei profili dello stabilimento Fincantieri di Marghera (parte sono trasferite nello stabilimento di quello di Monfalcone o in Romania, dove la società ha investito). Soddisfazione viene espressa da Francesco Barbaro della Fim Cisl Fvg, «siamo molto contenti della disponibilità data dalla Centro servizi navali, per quanto riguarda la crescita occupazionale in questo momento di difficoltà». «Purtroppo– rimarca– in questi giorni siamo venuti a conoscenza che molte aziende insediate nell’Aussa Corno non stanno rinnovando i contratti a termine in quanto non c’è sicurezza di mercato. Mancanza di sicurezza legata alla forte preoccupazione di un possibile ritorno, nel secondo semestre, del lockdown legato alla possibile ripresa dei contagi da Covid 19. Siamo soddisfatti della disponibilità di Arcelor Mittal davanti a difficoltà». –
Fr. Ar.
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