La carica dei 67 “corti” di Maremetraggio
TRIESTE. Selezionati tra più di 1200, arrivati a Trieste da tutto il mondo, i 67 dei 68 cortometraggi finalisti (uno verrà aggiunto a Roma il 6 giugno) che parteciperanno quest’estate all'International ShorTS Film Festival per aggiudicarsi il premio Punto Enel di 10.000 euro e i vari riconoscimenti in palio per quello che è un importante traguardo dell’Associazione Maremetraggio e del suo rinomato Festival: i suoi primi 15 lunghi, seppur all’insegna del corto, produttivi e riuscitissimi anni.
Provengono dal Marocco, dalla Cina, dall’Iran, dalla Colombia e da molti altri paesi di tutto il pianeta le 67 migliori opere brevi internazionali scelte dall’Associazione Maremetraggio che dal 28 giugno al 5 luglio 2014 saranno proiettate per concorrere a diventare la numero uno delle "Top of the ShorTS" 2014, insieme a un cortometraggio a sorpresa.
Grazie infatti all’iniziativa in collaborazione con la rivista Fabrique du Cinema “Un’altra chance” parteciperà alla selezione anche un corto extra mai premiato prima, scelto dalla rivista insieme a Chiara Valenti Omero, presidente dell’Associazione, tra una rosa di proposte filmiche prodotte da giovani esordienti e che verrà annunciato il 6 giugno, a Roma, all’Aranciera di San Sisto, in occasione di una festa dedicata e organizzata dalla rivista.
È di 10.000 euro il premio Punto Enel in palio per il miglior corto del mondo, il numero uno tra i top già precedentemente premiati in altri festival. Ma non solo: Maremetraggio mette in palio, per i suoi registi più interessanti, anche il prestigioso premio “Studio Universal”, realizzato grazie al rinnovo della partnership tra Maremetraggio e Studio Universal (Mediaset Premium sul DTT), la TV del cinema da chi fa cinema, che consiste nell’acquisizione dei diritti Pay per la trasmissione televisiva del numero uno italiano dei “Top of the ShorTs”, selezionato da una giuria del Canale. E poi il premio al miglior corto d’animazione, il premio al miglior montaggio italiano assegnato dall’AMC (Associazione Montatori Cinematografici) e il premio Piquadro dato dal pubblico. A contendersi i premi ci saranno ad esempio l’italiano “Recuiem” di Valentina Carnelutti, in cui si racconta la giornata tipo di una madre e dei suoi due figli, fino al risveglio dei bambini il giorno dopo. Senza la mamma, che inspiegabilmente non si risveglia più. Ci sarà inoltre il cinese “Above the sea”di Lily Niu, che racconta della corruzione e della criminalità dietro la facciata glamour di Shangai, denominata la “Parigi dell’Est”. Arriva invece dall’Iran l’animazione “Tarazoo” di Abin Rahbar, che ripercorre la vita umana sino ai suoi primi passi sul pianeta, e viene dal Kosovo “Kolona” di Ujkan Hysaj, con al centro una drammatica vicissitudine : il dover compiere una scelta tra la vita del figlio e quella del nipote durante la guerra del Kosovo. Proviene dalla Romania “Vaca Finlandeza” di Gheorghe Preda, ispirato dall’opera esposta alla Biennale nel 2008 di Guillemo Vargas, in cui un cane venne lasciato morire di fame. Gioca in casa l’italiano “Fratelli minori” di Carmen Giardina, che ruota intorno agli avvenimenti del 9 maggio 1978, ovvero la morte Aldo Moro e Peppino Impastato. Batte bandiera francese "Mort ou fisc" di Jérôme Blanquet & Jérémy Rochigneux, in cui le allucinazioni di un funzionario alle prese con le tasse danno il via a una storia curiosa. Per raccontare la sua storia di sfide in quinta elementare tra gli studenti per contendersi il posto al miglior “secchione” durante gli esami finali, l’italiano Edoardo Natoli ha scelto il linguaggio dell’animazione, mentre arriva dall'America del Sud il colombiano "Magnolia", tenera storia di come l'amore porti luce nella vita di un anziano in attesa nella sua grigia solitudine, mentre è dell’America centrale il musicale messicano "Musica para despues de dormir" di Nicolás Rojas Sánchez.
Dunque è tutto pronto per quest’estate per la sfida sotto le stelle nel suggestivo cinema all’aperto di Piazza Verdi. Un’occasione per avere una panoramica quanto mai ampia delle forme e linguaggi cinematografici che attraverso i corti si riflettono sul cinema di tutto il mondo.
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