La carica dei 24 mila cani. Trieste da primato in Fvg: uno ogni cinque famiglie

Mai raggiunto prima in città un numero tanto elevato di amici a quattro zampe. Appello del Comune a favore delle adozioni: «Prima di tutto si guardi nei canili»
Silvano Trieste 2019-01-22 Cani per strada
Silvano Trieste 2019-01-22 Cani per strada

TRIESTE Un cane ogni 5 famiglie, un cane ogni 8 residenti. Un vero e proprio esercito a 4 zampe. Ad inizio anno, il numero dei cani che vivono nel comune di Trieste sfiora quota 24 mila, su un totale di oltre 47.700 registrati alle anagrafi canine dei quattro capoluoghi di provincia del Friuli Venezia Giulia. Un numero, quello triestino, mai raggiunto prima: una presenza che aumenta di anno in anno al contrario del trend dei residenti che invece regredisce.

Cani acquistati, adottati, salvati da sequestri o da situazioni estreme in Paesi come la Bosnia o il Kosovo. «Leggo questo numero elevato di cani come un segno di sensibilità e civiltà – valuta l’assessore con delega anche all’Ufficio zoofilo, Michele Lobianco –. Auspico che di pari passo aumenti anche il numero delle adozioni, perché il primo posto dove andare a prendere un cane sono i canili». Trieste è dotata solo di un canile sanitario, molto piccolo, dove le bestiole vengono accolte in prima battuta e poi, se non trovano immediatamente una collocazione, sono trasferite nel canile convenzionato di Brazzano di Cormons, dove attualmente i cani abbandonati mantenuti dal Comune di Trieste sono 11.

«Ricordo il contributo comunale di 50 euro al mese a sostegno delle spese sanitarie per chi adotta uno dei nostri cani anziani dal canile», spiega Lobianco. Unico risvolto negativo di questa crescita dei cani in città, sono i proprietari maleducati che non raccolgo le deiezioni canine. Le multe comminate a questi “sporcaccioni” sono pochissime perché coglierli sul fatto è difficile. «Se pensiamo però al numero di cani che girano nelle nostre strade – osserva Lobianco –, in realtà la percentuale di maleducati è bassa, altrimenti saremmo invasi dai “bisognini” dei nostri amici scodinzolanti. Faccio un appello al senso civico di queste persone, così come però lo faccio anche a chi getta a terra mozziconi di sigarette o cartacce».

Quello registrato a Trieste è il numero più elevato di cani nella regione: il randagismo da decenni è stato sconfitto, ma valutando il rapporto tra il numero dei cani e quello dei residenti, anche gli altri capoluoghi di provincia non sono da meno. Anzi. Nella vicina Gorizia – che a differenza di Trieste, Udine e Pordenone è dotata anche di un canile comunale che non la costringe a sistemare in canili convenzionati i cani abbandonati o rinunciati e che attualmente ne ospita 21 – i cani registrati sono 4.036, uno ogni 9 residenti, uno ogni 4 famiglie. «Le adozioni sono abbastanza frequenti – riferisce l’assessore con delega al Benessere animale di Gorizia, Chiara Gatta – come pure la sensibilità dei cittadini che ci segnalano situazioni di presunti maltrattamenti. In questo modo di recente abbiamo sequestrato una cagnolina che veniva tenuta a catena e che ora a Natale ha provato una nuova famiglia». «Da noi la questione deiezioni canine non è grave mentre è più avvertito il problema delle pipì dei cani all’entrata di negozi o condomini», spiega il sindaco isontino Rodolfo Ziberna.

Il Comune di Udine che ospita in un canile convenzionato 20 cani, all’anagrafe ne registra 10.668: un cane ogni 9 residenti, uno ogni 5 famiglie. A Pordenone, invece, sono 5.033 (21 in un canile): uno ogni 10 residenti. —


 

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