La Camera penale di Gorizia in sciopero: «In troppi senza mascherina»
GORIZIA La sospensione delle udienze fino al 2 aprile, di fatto, annulla l’astensione dalle udienze penali degli avvocati anche isontini prevista per i primi tre giorni della prossima settimana. La Camera penale di Gorizia aveva aderito all’iniziativa della giunta nazionale facendo proprie le osservazioni illustrate in una delibera.
«La sospensione delle udienze per contenere la diffusione del coronavirus è un fatto contingente, lo sciopero a cui anche la Camera penale di Gorizia ha aderito è nazionale e va oltre. Se comunque in Tribunale c’è un cluster non possiamo puntare il dito contro qualcuno o polemizzare». L’avvocato Paolo Marchiori, presidente della Camera penale di Gorizia, tiene distinte le due cose e aggiunge: «Ognuno dovrebbe fare attenzione a come si comporta. C’è ancora gente che gira senza mettere correttamente la mascherina e che non resta a casa di sua iniziativa se presenta dei sintomi riconducibili al Covid-19».
Per quanto riguarda lo sciopero di lunedì, martedì e mercoledì, oltre a ribadire che i meccanismi processuali sono «farraginosi e spesso privi di logica sistematica a causa delle tante riforme emergenziali che nei decenni sono intervenute sempre per restringere le garanzie» gli avvocati penalisti indicano come «emergenza emblematica» il cosiddetto “portale del penale”. Pur riconoscendo che nel tempo l’attività tecnica della difesa penale si potrà e dovrà appoggiare a tutte le possibili forme di digitalizzazione, secondo i legali il sistema nasce obsoleto: «L’impossibilità di accedere anche alle modalità tradizionali di deposito e accesso ai fascicoli, in presenza di un’evidente malfunzionamento dei portali, sta determinando una grave lesione dei diritti dei cittadini sottoposti a procedimento penale e delle persone offese che non vedono garantita la loro rappresentanza e la loro difesa tecnica», motivano le Camere. —
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