La caccia allo stallo libero in centro è un’impresa Specie sabato pomeriggio
I parcheggi nel centro cittadino non bastano più. La caccia al posto libero si fa sempre più difficile. E alle volte diventa impossibile. Lo sottolineano molti cittadini che girano quotidianamente in auto, se ne discute anche sui social, sempre più spesso, e pure per le persone che arrivano da fuori Trieste la caccia alla sosta rappresenta un ostacolo. Il sabato è la giornata più caotica. I park e gli stalli a pagamento si esauriscono in poco tempo e per triestini e turisti l’attesa di uno spazio disponibile si fa spesso estenuante.
Se in città poi c’è un evento o le Rive sono off limits a causa dell’arrivo delle navi da crociera, l’impresa può richiedere tempi lunghissimi. E se si chiede alla Polizia locale quale zona del centro sia particolarmente caotica, la risposta è eloquente: «Tutto il centro, ovunque – sottolineano i vigili –. Noi cerchiamo soprattutto di assicurare la circolazione regolare, evitando le doppie file e facendo rispettare le aree di carico e scarico merci». Sì perché i furbetti non mancano, in particolare chi occupa proprio le zone di carico e scarico, sperando di eludere i controlli. E di non pagare nulla. Ma la sanzione è dietro l’angolo, anche perché in alcune vie in particolare, come corso Italia o via San Spiridione, l’abitudine al parcheggio selvaggio finisce per ostacolare costantemente il lavoro degli operatori che servono negozi e attività del centro.
È un sabato pomeriggio, la ricerca di un posto auto parte da piazza Venezia e dintorni, dove ci sono ancora molti parcheggi gratuiti, ma trovarne uno è un’illusione. Sulla stessa piazza cinque auto sono in doppia fila o in sosta vietata. Si prosegue attorno a piazza Hortis e tra le vie Cadorna e Diaz, dove c’è chi è fermo all’interno della propria vettura anche sulle fermate dei bus, in attesa che uno spazio si liberi. Continuando a guidare in pieno centro, su via del Teatro Romano il park San Giusto segna il tutto esaurito. Alle volte capita già il venerdì pomeriggio. E sulla stessa strada gli stalli blu non solo sono occupati, ma anche qui c’è chi al volante attende pazientemente, in doppia fila, che qualcuno se ne vada.
Si prosegue verso il Borgo Teresiano. Tutto pieno. Compresa l’area attorno alla chiesa evangelico luterana. Da via Valdirivo la direzione è verso le Rive. Uno sguardo a destra, verso il parcheggio del Molo IV, mostra una fila di auto in attesa di entrare. Meglio proseguire. La soluzione potrebbe essere la lunga serie di posteggi davanti al mare, ma si nota che alcuni hanno parcheggiato addirittura sul marciapiede (nelle ore serali ormai è un’abitudine per molti automobilisti indisciplinati). Un’ulteriore valvola di sfogo potrebbe essere il tratto davanti alla Stazione Marittima, fino al Salone degli incanti. Anche qui però la coda di auto che procedono a passo d’uomo indica che, probabilmente, sono in tanti ad avere lo stesso obiettivo. Il giro ricomincia, sono già passati 40 minuti. Molte auto ferme hanno già la multa sotto i tergicristalli. —
Mi.B.
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