La Burgo in solidarietà diventa caso pilota

Lo stabilimento inaugura oggi il nuovo modulo organizzativo. I vertici del gruppo all’opera sul progetto di riconversione
Un presidio dei lavoratori Burgo davanti alla presidenza della Regione Fvg
Un presidio dei lavoratori Burgo davanti alla presidenza della Regione Fvg

DUINO Una nuova pagina si inizia a scrivere da oggi alla Cartiera del Timavo, una delle “filiali” del gruppo Burgo: parte il periodo di solidarietà che dovrebbe protrarsi per un biennio e concludersi quindi nel 2018.

Le maestranze, che da quindici anni soffrono la prolungata crisi del settore cartario, avrebbero ben volentieri fatto meno dell’ennesimo ricorso a un ammortizzatore sociale, che indubbiamente salva i posti di lavoro ma che comunque taglia perlomeno il 20% delle paghe. Durante il mese di gennaio - ricorda Maurizio Goat, dirigente di categoria della Cgil - gli addetti della dismessa “linea 2” hanno affiancato i colleghi della superstite “linea 3” allo scopo di essere addestrati all’utilizzo dell’impianto.

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Una recente protesta dei lavoratori della Burgo di Duino

E da oggi, affinchè tutti i 370 dipendenti dello stabilimento possano lavorare, entra in vigore il nuovo modulo organizzativo impostato su 9 squadre che opereranno con turni da 6 ore, quattro giornate di lavoro e cinque a casa. Fino all’altro giorno funzionavano 5 squadre su turni da 8 ore.

Accanto alla sofferta necessità di applicare l’accordo raggiunto con l’azienda prima di Natale, qualche notizia un po’ più rassicurante arriva dal quartier generale Burgo ad Altavilla Vicentina, dove giovedì scorso sono stati convocati i rappresentanti sindacali delle fabbriche italiane del gruppo, accompagnati dalle segreterie nazionali di categoria Cgil-Cisl-Uil. Vale la pena riepilogare i siti, per avere chiaro il complesso quadro geoeconomico in cui si muove il gruppo: Avezzano, Chiampo, Duino, Lugo di Vicenza, Sarego, Sora, Tolmezzo, Toscolano, Treviso, Verzuolo, Villorba. Cinque in Veneto, uno in Lombardia, uno in Piemonte, due in Friuli Venezia Giulia, uno nel Lazio, uno in Abruzzo. La delegazione della Burgo era guidata dal responsabile delle risorse umane Franco Montevecchi.

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Una protesta davanti alla cartiera Burgo di Duino

Secondo fonti sindacali che hanno ricostruito i passi salienti della comunicazione aziendale, l’ultimo trimestre avrebbe finalmente segnato un lieve miglioramento dei risultati, anche se il margine operativo lordo sarebbe ancora basso e stimato attorno ai 95 milioni di euro. Il conveniente prezzo del petrolio potrebbe comunque aiutare sia produzioni che costi del gruppo cartario. Le migliori performance avrebbero riguardato lo stabilimento belga “Ardennes”, che ad Arlon produce cellulosa, ritenuta uno dei capitoli più redditizi del campionario Burgo.

L’azienda - secondo le stesse fonti - valuta con interesse la progettanda riconversione della “linea 2” nel sito duinese, perchè, a fronte delle insuperate difficoltà di mercato legate al “patinatino” destinato all’editoria, qualora l’operazione alla Cartiera del Timavo dovesse andare a dama, si potrebbero valutare ulteriori modifiche all’attuale assetto produttivo del gruppo. Ovvero, a seconda delle indicazioni provenienti dal mercato, Burgo studierebbe nuove possibili riconversioni, perchè anche Verzuolo e Villorba, impegnate a loro volta sul “patinatino”, rischiano l’overcapacity.

Così Duino diventerà un caso-pilota di ristrutturazione industriale, anche se al momento il Burgo non ha ancora chiarito cosa sfornerà la futura “linea 2”. Si parla di copertina del cartoncino, ma, fino a quando l’azienda non esporrà a marzo il progetto di riconversione, non si saprà alcunchè di certo. L’ipotesi di lavoro suggerisce un investimento quotato non meno di 30 milioni, per la realizzazione di una macchina simile a quella pensata per l’abruzzese Avezzano. E’probabile che siano specialiste dell’impiantistica di settore, come la finnica Metso o la tedesca Voith, incaricate alla costruzione del macchinario. Ma prima che parta la commessa, bisognerà capire quanto la Regione Fvg, impegnata a supportare la riconversione, sarà disposta a spendere.

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