La Brigata Pozzuolo del Friuli torna a casa per l’ultima volta: a breve sarà soppressa
La Brigata Pozzuolo del Friuli, con Comando a Gorizia, torna a casa e lo fa per l’ultima volta. Alla presenza del capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, e del comandante del contingente della Missione Onu, il generale di divisione italiano Paolo Serra, il generale di brigata Vasco Angelotti ha ceduto in Libano la guida del Settore Ovest della Missione Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon) al comandante della Brigata Granatieri di Sardegna Maurizio Riccò.
Il passaggio di consegne, oltre a chiudere il quarto impegno internazionale nel Medio Oriente della grande unità dell’Esercito italiano, decreta la fine dell’operatività della stessa “Pozzuolo”, unica nostra brigata dell’Arma di cavalleria. Secondo quanto deciso dall’allora governo Monti con il Piano di revisione dello Strumento militare, la brigata è destinata a essere sciolta entro la fine dell’anno. Il Comando di piazza Battisti a Gorizia e il Reparto comando e supporti tattici verranno cancellati; i suoi reggimenti operativi di specialità confluiranno invece ognuno in altrettante brigate, per dotarle di una capacità esplorante.
Alla cerimonia di avvicendamento svoltasi alla Base Millevoi di Shama ha partecipato anche l’ambasciatore d’Italia a Beirut Giuseppe Morabito. L’ammiraglio Binelli Mantelli ha rimarcato l’importanza di Unifil, considerata la principale forza di stabilizzazione della regione, ma ha anche evidenziato gli storici legami tra l’Italia e il Libano e la crescente cooperazione tra le due nazioni anche in campo formativo.
Durante gli incontri svolti a margine della cerimonia, le numerosi autorità civili, militari e religiose libanesi intervenute hanno manifestato al capo di Smd l’apprezzamento per l’eccellente e generoso operato dei militari italiani, sottolineando l’importanza della presenza in Libano, anche per il futuro, delle nostre unità e del mantenimento della leadership di Unifil da parte del nostro Paese. La “Pozzuolo del Friuli” era partita per il Sud del Libano lo scorso maggio, dopo le missioni svolte nella “terra dei cedri” nel 2006, nel 2008 e nel 2010. Il 1.o Reggimento granatieri costituisce ora la base di Italbatt, la pedina di manovra del contingente italiano, subentrando al Reggimento lagunari Serenissima. In Libano i “fanti da mar” hanno condotta un’attività molto intensa, durante la quale sono state condotte oltre 400 pattuglie congiunte con le Laf
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