La Biblioteca di Ronchi da record nell’Isontino con 200 prestiti al giorno

Gestito alla “Pertini” il 24% del giro di libri del sistema provinciale Iscritti a quota 7.608 a fronte di 12mila residenti totali nel Comune
Bonaventura Monfalcone-25.01.2016 Biblioteca-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-25.01.2016 Biblioteca-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
RONCHI DEI LEGIONARI. Torna a sfornare numeri da record la Biblioteca comunale di Ronchi dei Legionari, che si guadagna i piani alti della classifica nell’ambito provinciale del sistema “Bibliogo” gestito dal Consorzio culturale. I dati, sempre più significativi del lavoro prodotto e dell’indice di gradimento dell’utenza, sono stati illustrati ieri dall’assessore alla Cultura Mauro Benvenuto, dalla responsabile del Servizio Daniela Vittori, e da quella della Biblioteca stessa Ada Fachin. Sono stati 48.293 i prestiti registrati nel 2017, il 24% di quelli totalizzati lo scorso anno dal sistema bibliotecario nel suo complesso, che ne ha accumulati 206.102. Una media di 200 prestiti al giorno, se si tiene conto che la “Sandro Pertini” è aperta quattro giorni a settimana.


In crescita pure l’utenza, che si attesta a quota 7.608, con 209 nuove iscrizioni nel 2017. Un’utenza che rappresenta il 20% di quella totale su scala isontina: se rapportata ad una popolazione totale di 12mila abitanti, cioè quella di Ronchi dei Legionari, si tratta di un vero e proprio record.


Alla fine dello scorso dicembre, inoltre, il patrimonio librario ha raggiunto 79.620 volumi, di cui cinquemila in lingua slovena, cui vanno aggiunti 7.164 dvd e 3.620 cd. Frequentantissime, poi, le due postazioni Internet presenti al pianterreno della struttura di androna Palmada. Dati che confermano il riconoscimento di “Città che legge”, concesso nei mesi scorsi, e che spronano amministratori comunali e addetti ai lavori a fare ancora meglio.


Attualmente alla “Pertini”, tra personale interno e operatrici di una cooperativa che permettono anche la gestione dello sportello in lingua slovena, sono impiegate quattro persone, cui si aggiungono quattro giovani del Servizio civile nazionale, entrati in servizio lo scorso ottobre, quando se ne poteva contare solo uno. Giovani molto utili e che, poi, hanno la possibilità di fare una ricchissima esperienza. Personale che non si occupa solo del prestito o di accompagnare l’utenza nella consultazione dei libri, ma che gestisce anche le attività con le scuole materne ed elementari della città, i laboratori e le letture animate per bambini, quelle che vengono messe a punto da alcuni volontari e permettono inoltre di concretizzare le frequenti visite delle scolaresche alla Biblioteca, all’Antiquarium e alla Villa romana.


Da questo manipolo di persone parte anche l’organizzazione delle rassegne e delle centinaia di eventi promossi durante l’anno, della loro programmazione, della loro gestione, della cura di depliant e manifesti, nonché della gestione dei social network. Un gruppo di persone che, lo scorso anno, hanno avviato anche una stretta collaborazione con il Cisi. «Questo non è solo uno spazio per leggere – ha detto Benvenuto – ma un contenitore multiforme, un luogo magico dove si crea sapere e cultura. L’arma vincente è ed è sempre stata il nostro personale, che ha permesso alla Biblioteca di essere una piazza del sapere, un punto di incontro per giovani e adulti. Tutto ciò con dedizione e passione all’interno di una stretta ed indispensabile collaborazione con il sistema bibliotecario».


Se, poi, si aggiunge che sono stati 1.769 i prestiti gestiti dalla Biblioteca di villa Vicentini Miniussi, si può affermare che il titolo di “Città che legge” ci sta tutto. Ora a Ronchi si guarda avanti, investendo ancora in cultura e puntando sempre di più alla fidelizzazione dell’utenza. Utenza cui, nei prossimi giorni, verrà anche dato un piccolo riconoscimento, un premio che sarà consegnato alla persona più assidua e, quindi, più fedele. Si guarda, si diceva, ai prossimi eventi: dal 31 gennaio al 18 febbraio, anzitutto, tornerà “Noi e la storia”, un ciclo di incontri dedicati proprio a questo settore e che si svilupperanno all’auditorium di via Cau de Mezo. «La nostra è una grande realtà – ha concluso l’assessore alla Cultura – e sono convinto che continuando ad investire i risultati, ancora più lusinghieri e importanti, non tarderanno ad arrivare».


@luca_perrino. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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