La bella Tina tra sci, pose sexy e video clip

TRIESTE. È giovane, bella, sa mettersi in gioco e tra i paletti dello slalom è praticamente imbattibile. Lei è Tina Maze, sciatrice slovena che ha trionfato nello slalom gigante di Sölden, gara di apertura della Coppa del mondo di sci alpino.
Nata a Slovenj Gradec da genitori residenti a Prevalje, durante l'infanzia si è trasferita a Crna na Koroškem. Appena quindicenne, la Maze ha esordito in Coppa del Mondo nel 1999, a Maribor. Sempre nella località slovena è entrata per la prima volta nelle prime dieci, nel 2001, e ha centrato il primo podio nel gennaio 2002. A ottobre di quello stesso anno ha conseguito la prima vittoria, sempre a Sölden.
Visto il personaggio gli sponsor non le mancano al punto che proprio per questa vicenda è entrata pesantemente in polemica con la Federazione slovena di sci che, peraltro, naviga in pessime acque economiche, al punto che solo grazie agli sponsor “personali” gli atleti riescono a partecipare al circuito mondiale di sci alpino. Tina da sempre fa parlare di sè le cronache del circo bianco. E a Sölden sabato si è ricominciato proprio nel segno di Tina. Non a caso. Nella Coppa del mondo di sci, la ventinovenne slovena ha le idee molto chiare sia sul fronte tecnico («Voglio vincere la Coppa del mondo assoluta, voglio essere la numero 1: sono arrivata quarta nel 2010, terza nel 2011 e seconda nel 2012, non posso non stare davanti a tutte la prossima primavera...») sia su quello del personaggio.
Su questo secondo fronte, l'obiettivo non dichiarato, ma evidente, è togliere la ribalta a Lindsay Vonn. Campionessa e avvenente, ma forse un po' troppo spocchiosa e un po' troppo «Barbie» rispetto a Tina, che secondo i fan e il pubblico maschile che segue lo sci ha molta più femminilità.
Ma Tina, che è allenata dal fidanzato, il goriziano Andrea Massi («Ero già con lei nel 2002, ma solo come fisioterapista; oggi mi occupo di organizzare tutto il suo lavoro» dice, omettendo di aggiungere quel non trascurabile dettaglio personale), è lanciatissima. Primo è spiritosa: l'anno scorso a Cortina, dopo che gli svizzeri nella gara precedente avevano messo in discussione la regolarità della sua tuta e del suo intimo (usava, nella zona delle mutande, una membrana simile alla plastica; la federazione non l'ha giudicata irregolare, ma l'ha poi vietata), salì sul podio inscenando una sorta di mini-strip tease per mostrare la scritta «Not your business» (Non sono affari tuoi) sul reggiseno.
Poi, sapendo di essere molto carina, non ha esitato di dedicarsi alle foto artistiche, alcune delle quali per campagne pubblicitarie. L'ultima trovata è un clip piazzato su YouTube che ha intitolato «My way is my decision». Lei canta e balla, utilizzando per la scenografia anche gli sci e altri «attrezzi da lavoro». Inutile sottolineare che quel video sta spopolando.
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