La batana di Rovigno naviga verso il patrimonio Unesco

L’Ecomuseo per la tutela della tipica imbarcazione istriana entra nella fase finale di valutazione della Lista delle migliori prassi di conservazione di beni immateriali
Una batana naviga al largo di Rovigno
Una batana naviga al largo di Rovigno

ROVIGNO. L'Ecomuseo Casa della batana che si occupa della tutela della caratteristica tradizione della località - fatta di canti, dialetto, cucina e dell'arte navale - è entrato nella fase finale di valutazione della Lista delle migliori prassi della conservazione dei beni immateriali dell'Unesco. La candidatura è stata avanzata l’anno scorso dal ministero della Cultura e vanta la sottoscrizione di varie associazioni, enti e personaggi di spicco, come l'ex campione del mondo di immersione in apnea Enzo Maiorca, testimoni della validità dei programmi dell'Ecomuseo.

Come scrive “La Voce del Popolo”, sulla candidatura si deciderà nel dicembre prossimo e la Casa della batana potrebbe essere la prima istituzione in Croazia a venire inclusa nella prestigiosa Lista. Della candidatura si è parlato all'incontro stampa convocato proprio dai dirigenti dell'Ecomuseo nonché della locale Comunità degli Italiani Pino Budicin e della Società artistico culturale Marco Garbin, con le quali collabora strettamente.

Batana di Salvore, un progetto per salvarla

Come è stato spiegato, la candidatura include tutti i programmi che l'Ecomuseo offre. Si parte dall'arte di costruire la batana, tipica imbarcazione locale che per secoli ha sfamato le famiglie rovignesi, passando per la cucina tradizionale, per arrivare alla “faviela” locale e alle tipiche forme musicali popolari, la più nota delle quali è rappresentata dalle “bitinade”. Prossimamente, come ha spiegato Nives Giuricin presidente della “Marco Garbin”, le sezioni di quest'ultimo sodalizio a partire dalla prossima stagione turistica - troveranno più ampio spazio nel calendario degli avvenimento dell'Ecomuseo.

La collaboratrice per i programmi culturali della Casa della batana Tamara Nikolic Djeri„ ha quindi presentato due nuovi progetti. Il primo riguarda la nuova applicazione da scaricare per i sistemi operativi iOs e Android dedicata alle ''Fiabe popolari rovignesi'' riprese dalle raccolte di Antonio Ive che sarà disponibile sia nel dialetto rovignese che nelle traduzioni in italiano e in croato. Il secondo progetto è una mostra tematica dal titolo “La contrada, il luogo dei ricordi dell' infanzia”. Verrà allestita nella piazza centrale di Rovigno nell'ambito della manifestazione sportivo-ricreativa “Popolana” in cartellone il 22 aprile. Dal canto suo la Comunità degli Italiani come precisato dal suo presidente Marino Budicin, intende pubblicare l'anno prossimo i manoscritti con i termini marittimi del dialetto rovignese del compianto Antonio Pellizzer, autore fra l' altro del primo vocabolario rovignese-italiano. (p.r. )

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