La Barcolana senza vento. Il presidente Spina: succede, ma lo spirito resta

Barcolana numero 44 il giorno dopo. Barcolana dal fascino che, anno dopo anno, rimane immutato, con 1737 iscritti e se sabato ci fosse stato bel tempo chissà quanti in più sarebbero stati. Barcolana che ha fatto il pieno anche a terra, con le Rive trasformate in un’arena di passione. Barcolana senza pathos, perché tanto vince sempre Esimit. Barcolana senza vento, e chissà, sarebbe stato meglio chiuderla al “cancello” di Miramare... Barcolana numero 44 il giorno dopo. E il presidente della Società velica di Barcola e Grignano Vincenzo Spina - scaricata una settimana con l’adrenalina a mille - può finalmente respirare. Perché, dice, «la Barcolana ha saputo battere la crisi: in un anno difficilissimo per tutta la nautica da diporto, si conferma capace di attivare un importante volano economico a vantaggio di tutta la città».
Presidente Spina, anche l’edizione 44 della Barcolana va agli archivi. E sarà ricordata per questa quasi assoluta mancanza di vento...
...come nel 2003, quando rimasi ore fermo davanti alla diga. Oppure nel 2008, quando arrivammo in 87 e io ero proprio l’87.mo. Ma venni squalificato per anticipata partenza! Ma lo sappiamo: il nostro Golfo non è il Lago di Garda. Però, se pensiamo che sabato c’era Bora a 30 nodi...
Alla fine gli iscritti sono stati 1737: la Barcolana gode comunque di ottima salute.
E potevano anche essere di più se sabato le condizioni meteo fossero state migliori e se le previsioni per domenica sera non fossero state tanto cattive. Però sì, 1737 iscritti significano che la Barcolana gode sempre di ottima salute.
Anche se non c’era discussione sul nome del vincitore. Tutto troppo facile per Esimit.
Ma attenzione: se problema è, allora vale per tutti nel Mediterraneo. Esimit anche quest’anno ha vinto tutte le regate cui ha partecipato e ha fatto il record alla Giraglia. Semmai, allora, Esimit con la sua presenza nobilita la Barcolana, le porta grande visibilità. Piuttosto è la scommessa di Sim›i› che è ogni anno più forte: vi immaginate cosa significherebbe per lui una sconfitta in Barcolana? Qualcuno poi suggerisce di cambiare formula: no, questa è la Barcolana, mettere sulla stessa linea di partenza le passere e i supermaxi. E’ lo spirito della nostra Coppa d’Autunno, far partecipare tutti e tutti assieme.
Però se arrivasse un avversario in grado quanto meno di far tremare Esimit...
Ci stiamo lavorando. Già in questa 44.ma edizione l’operazione poteva riuscire, vediamo di concretizzarla per il prossimo anno. Anche l’iniziativa del record Trieste-La Valletta, lanciata proprio da Sim›i›, in questo senso è importante anche perché si inserisce alla perfezione nello spirito della Barcolana, che vuole essere sempre più internazionale. Si tratta ora di fare un accordo più robusto anche con lo Yacht club di Malta che organizza la Middle Sea race per inviogliare gli armatori che poi sono in gara a La Valletta a venire prima a Trieste.
Dell’edizione 2012 della Barcolana restano però le polemiche per il mancato accorciamento del tracciato alla boa di Miramare.
Io sono il presidente della società organizzatrice, non il presidente di giuria. Anzi, io domenica ero un regatante, e un regatante, come dire, per contratto ce l’ha con la giuria. Però, se anche fosse stato tagliato il percorso con l’arrivo a Miramare comunque ce l’avrebbero fatta in tutto in 78: io stesso ero a meno di 500 metri dalla boa di Miramare e quindi non ce l’avrei fatta. Ma lo ripeto: certe decisioni le deve prendere la giuria e discuterle non fa parte del mio modo di pensare.
La Barcolana non è stata solo la... Barcolana. Quest’anno sono aumentati gli eventi in mare: che bilancio si può trarre?
Alle Classic e agli Ufo abbiamo aggiunto gli appuntamenti per i Meteor (che l’avevano chiesto con forza) e con i dieci Elan 210 che avevamo a disposizione e che sarebbe stato un peccato non sfruttare, momenti che non hanno richiesto chissà quale sforzo organizzativo supplettivo e che invece hanno avuto un buon riscontro di pubblico. In più, i windsurf e i kitesurf: mi è parsa una felice intuizione perché fanno parte del mondo della vela e la nostra è una festa della vela. E poi affascinano i giovani e noi abbiamo bisogno dei giovani per guardare al futuro. Sì, sono stati esperimenti da riproporre e rafforzare.
E poi ci sono state le iniziative a terra. Dal Villaggio agli spettacoli. E soprattutto per quel che riguarda il Villaggio c’è chi sottolinea come qualche scivolone nel gusto ci sia stato...
Complessivamente io sono soddisfatto. E attenzione: io per primo non voglio trasformare la Barcolana in una fiera e so che alzare il livello della manifestazione significa alzarlo anche per tutte le iniziative collegate.
Tutto sommato anche la toccata, sabato, della Costa Classica si è risolto nel migliore dei modi dopo i timori dei mesi scorsi.
La collaborazione con il comandante della Classica è stata stupenda. Ora sogno una maggior collaborazione anche con i vertici della Costa. Per trasformare quello che per qualcuno era un “problema” in una “opportunità”. Lavoreremo anche su questo fronte.
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