La Bandiera blu ritorna a sventolare a Grado e Lignano
GRADO. Grado e Lignano si confermano tra le “perle” del turismo balneare dell’Italia, ottenendo ancora una volta la Bandiera Blu assegnato dalla Fondazione per l’educazione ambientale. Un riconoscimento prestigioso che, ha spiegato il presidente fondazione Claudio Mazza, va a premiare «due località con tradizioni culturali legate in particolar modo all’accoglienza e all’attenzione ambientale».
Per Grado si tratta della 24.a bandiera ottenuta su 27 edizioni che, unitamente alla località di Moneglia in Liguria, fa dell’Isola del Sole la migliore in Italia in fatto di numero di vessilli conquistati. Lignano isserà, invece, il prestigioso vessillo blu per il 23.o anno. Soddisfatti, naturalmente, gli amministratori comunali e gli operatori di Grado e di Lignano. E altrettanto soddisfatte le centinaia di migliaia di turisti che frequentano ogni anno le due spiagge del Friuli Venezia Giulia. La Bandiera Blu, infatti, ha molti significati e certifica diversi requisiti: dalla perfetta balneabilità delle acque (la verifica avviene tramite le analisi degli ultimi 4 anni effettuati dalle aziende sanitarie o dalle agenzie regionali per la protezione dell’ambiente), alla validità del “sistema” spiaggia (intesa sia in termini di strutture e attrezzature e sia di vivibilità e sicurezza), fino ad arrivare al massimo rispetto in campo ambientale e alla promozione di questi valori soprattutto verso il pubblico dei più giovani. Vale a dire coloro che, in futuro, amministreranno le città o in ogni caso potranno continuare a usufruire del mare, della sabbia, persino dell’aria.
Di rilievo la presenza del depuratore, la raccolta differenziata e la valorizzazione della aree naturalistiche. L’esempio sono la Valle Cavanata e il Caneo per Grado e l’oasi di Marano ma anche le splendide lagune di Grado e Marano. Per quanto riguarda Grado punti di favore sono stati anche le due spiagge per i cani, il servizio di salvataggio anche con l’utilizzo di “bagnini” a quatto zampe cani e soprattutto l’eliminazione delle barriere architettoniche, tanto che nelle spiagge può accedere senza difficoltà anche chi ha problemi di deambulazione. Nella spiaggia principale gestita dalla Git, tra l’altro, vigono delle agevolazioni notevoli, con la totale gratuità per l’accompagnatore. Un parametro nuovo che verrà tenuto in maggior considerazione in futuro è poi quello legato alle politiche energetiche comunali. «Anche quest’anno – ha aggiunto il presidente della federazione Claudio Mazza – la nostra campagna, portata avanti da tante località, è risultata positiva tanto che il numero dei riconoscimenti è aumentato. Grazie anche al miglioramento continuo dimostrato da tante spiagge. A qualcuno abbiamo inviato, invece, la segnalazione diretta su alcuni punti deboli che vanno risolti, pena l’esclusione».
Le località italiane che potranno far sventolare la Bandiera Blu sono attualmente 135 (l’anno scorso erano 131). Ma, nell’elenco, sono state inserite nove nuove realtà – tra queste citiamo Francavilla al Mare, Fermo e Carrara -, a fronte dell’eliminazione di altre. Va detto, fra l’altro che le 135 località riconosciute meritevoli rappresentano complessivamente 248 spiagge (2 in più del 2012), che a loro volta corrispondono a circa il 10 per cento delle spiagge premiate a livello internazionale.
Come curiosità va segnalato l’ingresso nell’elenco delle Bandiere Blu fra del Trentino Alto Adige con il Lido della località lacustre di Levico Terme. Rispetto al 2012 scompaiono invece dalla lista Marina di Gioiosa Jonica in Calabria e Pozzallo in Sicilia. Complessivamente la regione che detiene il maggio numero di località con la Bandiera Blu è la Liguria con ben 20; a seguire ci sono le Marche con 18 e la Toscana con 17.
A conclusione della cerimonia svoltasi ieri nella sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il presidente della Fee Italia, Claudio Mazza, ha ricordato a quanti hanno la responsabilità di amministrare e di portare sviluppo a un territorio, la scelta obbligata di puntare per il futuro sul turismo sostenibile».
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