La banda del Kuk suona “Serbidiola” in piazza
Hanno iniziato alle dieci in punto, sotto la colonna con la statua dell’imperatore Carlo VI in piazza Unità. Il concerto della Kuk Wiener Regimentskapelle, la banda militare in uniforme che accompagna Carlo d’Asburgo nelle sue visite ufficiali, ha raccolto una piccola folla. Prima l’inno italiano, in onore al Paese ospite, poi le note dell’inno dell’impero austrungarico hanno aperto un’esibizione tanto inaspettata quanto apprezzata.
Simpatizzanti della Casa d’Austria, membri della corte e tanti passanti hanno assistito assieme alla sfilata di brani tradizionali proposti dalla banda. Più di qualcuno ha vinto la timidezza ed è andato a stringere la mano dell’arciduca.
Schierati in fila e avvolti nei loro mantelli bianchi e neri i membri dell’Ordine dei Quattro imperatori, di cui Carlo d’Asburgo è Gran maestro, hanno ascoltato il concerto risvegliando la curiosità dei passanti.
L’Ordine dei Quattro imperatori venne fondato il 6 dicembre 1768 dai conti di Limburg-Stirum, in Vestfalia. Il prestigioso ordine cavalleresco deve il suo nome a Enrico VII, Venceslao, Sigismondo e Carlo IV, i sovrani del Sacro Romano Impero a cui è dedicato. È conosciuto anche come Ordine dell’antica nobiltà, anche se dal 2011 è stato ribattezzato St. Georgs-Orden – Ein europäischer Orden des Hauses Habsburg-Lothringen, ovvero “Ordine di San Giorgio - Un Ordine europeo della Casa d’Asburgo-Lorena”.
Al termine del concerto i cavalieri hanno sfilato nel centro città per raggiungere la chiesa della Beata Vergine del Rosario, in piazza Vecchia. Lì l’arciduca ha presieduto alla suggestiva cerimonia di investitura per alcuni nuovi cavalieri. Il rito in latino che accompagna l’ingresso nel cavalierato dei nuovi membri è una rarità che ha pochi rivali in Europa.
Si è conclusa così la visita di Carlo d’Asburgo a Trieste, che ha portato il capo della Casa d’Austria a incontrare gli esponenti delle più importanti istituzioni pubbliche e private cittadine. Ad accompagnarlo nella visita il presidente dell’Unione degli istriani Massimiliano Lacota. (g.tom.)
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