La Baia di Sistiana rischia un’estate senza chioschi: la carta dei permessi-spot

La prospettiva è emersa in tutta la sua gravità nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Duino Aurisina, quando l’assessore per Urbanistica, Pianificazione territoriale e Lavori pubblici, Lorenzo Pipan, ha delineato la situazione
I vecchi chioschi di Sistiana
I vecchi chioschi di Sistiana

SISTIANA Baia di Sistiana senza gli storici chioschi. E’ questo lo scenario nel quale potrebbe aprirsi, fra poche settimane, la stagione turistica in uno dei punti più frequentati dell’intero Friuli Venezia Giulia. La prospettiva è emersa in tutta la sua gravità nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Duino Aurisina, quando l’assessore per Urbanistica, Pianificazione territoriale e Lavori pubblici, Lorenzo Pipan, ha delineato la situazione: «Il piazzale e la strada sulla quale insistevano i chioschi sono stati classificati monumentali dalla legge, perché realizzati più di 70 anni fa. Per permettere ai titolari dei chioschi di insediarsi nuovamente nell’area a tutti nota bisogna superare un complesso iter burocratico e il tempo a disposizione è insufficiente».

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Pipan ha poi indicato l’unica soluzione a oggi percorribile: dare ai titolari dei chioschi un permesso temporaneo. Subito però sorgerebbe un altro problema: le autorizzazioni di questo tipo non possono superare i 120 giorni di durata. Evidentemente troppo poco per un imprenditore che proietti i propri investimenti su un arco di tempo di almeno sei mesi, cioè da Pasqua, che quest’anno cade il 12 aprile, a tutto settembre. L’ostacolo potrebbe essere superato, come ha proposto il consigliere di opposizione Vladimiro Mervic (Lista per il Golfo), affidando a due chioschi il permesso di 120 giorni da aprile fino a tutto luglio, agli altri due da giugno a tutto settembre.

Così i mesi centrali dell’estate, cioè giugno e luglio, vedrebbero attivi tutti e quattro i chioschi. Nel corso della discussione in aula, durante la quale non sono mancate, da parte dell’opposizione, le critiche alla maggioranza per «l’inspiegabile ritardo – ha sottolineato Igor Gabrovec (Insieme-Skupaj) – con il quale questo problema è stato affrontato», mentre Elena Legisa (Rc) ha definito «scandaloso parlarne solo ora», è emerso un ulteriore ostacolo. Appena è stata resa pubblica la notizia che gli storici chioschi dovevano essere abbattuti, operazione effettuata, come stabilisce la legge, entro il 31 dicembre, subito si sono fatti avanti numerosi pubblici esercenti, pronti a subentrare. In sostanza, oggi sarebbero più di una decina i pretendenti alle quattro postazioni. Per risolvere la problematica sarebbe necessario istituire una gara, ma non c’è il tempo necessario. Insomma una situazione scabrosa, perché i chioschi di Sistiana mare sono un’istituzione: su quei tavolini si sono consumate le estati di numerose generazioni. Vedere la baia come un deserto, con l’aggiunta della conseguente mancanza di servizi, sarebbe un disastro.

I consiglieri di maggioranza Chiara Puntar e Sergio Milos hanno poi presentato una mozione, nella quale si chiede a sindaco e giunta di procedere per cercare di salvare capra e cavoli. La maggioranza l’ha approvata, mentre i consiglieri di opposizione non hanno partecipato al voto. —


 

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