La Bagnante di Grado di nuovo "scippata", stavolta da Gioia
GRADO Non bastava lo “scippo” di Forte dei Marmi che ha utilizzato il simbolo di Grado, la bagnante col foulard al vento, per promuovere i suoi eventi: a distanza di un paio di giorni scoppia un altro caso. Un fatto ancor più clamoroso dato che questa volta a essere utilizzata non è solamente una parte del manifesto originale di Grado (la bagnante), ma l’intera immagine. La rivista Gioia attualmente in edicola, datata 21 luglio, ha utilizzato l’immagine completa come frontespizio delle pagine dedicate all’oroscopo di mezza estate. Senza citare Grado o riportare tutte le scritte originali. È davvero incredibile. In questo caso, però, utilizzando una battuta che gira per l’isola, forse si è trattato semplicemente di una diversa interpretazione...Nei primi manifesti e dépliant sotto l’immagine e la scritta Grado c’era lo slogan “L’Isola del Sole e della Gioia”. Forse qualcuno ha pensato invece che fosse scritto “L’isola del Sole e di Gioia”.
A parte le battute, a evidenziare quest’ulteriore fatto è stato lo studioso di tradizioni e storia locale Bruno Scaramuzza, che ha segnalato il fatto all’amministratore unico della Git, Alessandro Lovato, che a sua volta si è messo in moto, incredulo per quanto accaduto. Giova a questo punto ricordare che il primo ordine di depliant e manifesti fatto dall’allora Azienda di soggiorno con questa splendida immagine realizzata dall’illustratore ligure Mario Puppo del 1948 è costato ben 533.747 lire di quella volta che sono state liquidate alla Saiga di Genova. Un tanto è ricordato anche nel libro “Réclame per Grado” edito dalla Git. Stiamo, dunque, parlando esattamente di 70 anni fa. Insomma tutto sta accadendo nell’anno in cui si ricorda un anniversario importante, quello dell’adozione di un simbolo che ha fatto il giro del mondo facendo conoscere davvero l’isola in tutti i suoi aspetti.
Dal primo caso, quello di Forte dei Marmi, è scaturito un incontro che si svolgerà, proprio a Grado, il 27 luglio anche per discutere di partnership. In realtà eventuali futuri accordi collaborativi sarebbero dovuti passare attraverso l’erede dell’allora Azienda di Soggiorno. PromoturismoFvg col direttore generale Marco Tullio Pretangelo precisa che in realtà dalla Regione è passata solo la gestione e sorveglianza degli immobili dell’allora Azienda di promozione turistica. In realtà quando c’è stata la soppressione degli enti turistici ne sono stati creati degli altri, intermedi, che avevano preso in carico tutto (anche attraverso il servizio patrimonio della Regione) e a loro volta sono confluiti in TurismoFvg poi diventato PromoturismoFvg. Ad ogni modo l’erede, se non altro morale, di tutto, è la Git che, tra l’altro, in virtù del nuovo statuto, peraltro approvato anche dal Comune, ha nuovamente la possibilità di occuparsi di promozione, manifestazioni e pubblicità. —
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