La app di Caterina sbanca la Silicon Valley

TRIESTE La triestina Caterina Vidulli ha vinto, insieme a un gruppo di ragazzi-colleghi, il BattleHack Prize 2015, che si è tenuto in California, a San Jose, il 15 e il 16 novembre, competizione tra inventori digitali, per ideare prodotti innovativi nel mondo del web.
Per la prima volta ha trionfato un team italiano, che ha sbaragliato avversari giunti da tutto il mondo e ha conquistato il premio di 100mila dollari. Laureata in Ingegneria Gestionale a Udine con lode, 27 anni, Caterina Vidulli lavora da H Farm a Venezia ed è co-fondatrice della startup Shamat, strumento che guida le imprese a crescere online e comunicare meglio attraverso Internet.
«Ho deciso di partecipare insieme a un gruppo che si è formato quasi per caso, con Cristy Gutu, Cristiano Griletti e Sara Spadafora – ricorda Caterina –. Avevo già affrontato esperienze simili, qui però il premio finale era decisamente più importante». In California i ragazzi hanno preso parte alla gara, sponsorizzata da PayPal e Braintree. In 24 ore il team italiano ha dovuto creare un prodotto innovativo. Alla fine il loro ha battuto tutti gli altri, provenienti da Melbourne, Los Angeles, Singapore, Londra, Atene, Chicago, Berlino, Tokyo, Toronto, New York, Stoccolma e Tel Aviv.
«Abbiamo concepito un’applicazione chiamata ifCar – spiega Caterina – che permette di trasformare qualsiasi auto in un mezzo intelligente. Consiste in un piccolo dispositivo che ha accesso a informazioni come la posizione delle ruote, l’apertura delle portiere, l’accensione dell’aria condizionata, i finestrini o la velocità e altro ancora. Un’applicazione per smartphone permette di controllare questo dispositivo, creando delle regole che risolvano i piccoli problemi quotidiani. Ad esempio, chi non ha mai dimenticato l’auto aperta o con i finestrini abbassati quando piove? Con ifCar si può impostare l’invio di un avviso quando ci si allontana dall’auto lasciando le portiere o i finestrini aperti. Oppure si possono evitare multe per errori di parcheggio: può emettere un suono quando si entra in una strada a traffico limitato o attivare una sveglia nei parcheggi a tempo. L’idea ci è venuta proprio quando a San Francisco abbiamo preso due multe nelle prime 24 ore perché non sapevamo che le ruote dovessero essere girate verso il marciapiede nei parcheggi in salita; ifCar avrebbe potuto avvisarci».
«Una delle applicazioni che è piaciuta di più alla giuria - spiega Caterina Vidulli - è stata quella che permette di salvare i bambini dimenticati in auto sotto il sole. Se nell’auto c’è un bambino e la temperatura supera una certa soglia, ifCar abbassa i finestrini di qualche centimetro, salvando il bambino, e lancia una chiamata ai genitori».
Caterina Vidulli, che ha diviso il premio da 100mila dollari con gli altri ragazzi del gruppo, cosa farà con il bottino del concorso? «Li investirò nella mia startup Shamat, che ho creato con un altro triestino acquisito, Alberto Cuculachi».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo