La app del cellulare che misura l’umore è made in Fvg
TRIESTE. Rabbia, tristezza, paura: se imparassimo a riconoscerle, gestirle e lasciarle andare con l’aiuto del nostro smartphone? Una app, insomma, che aiuti gli utenti a tenere sotto controllo le emozioni e che renda soprattutto i ragazzi più capaci di gestire e regolare i propri comportamenti.
Quarantamila euro per “Imparare a gestire le emozioni con un’app per prevenire il disagio dei giovani” è il progetto appena approvato dalla giunta regionale e che durerà fino a giugno 2019, su proposta dell’assessore alle Politiche giovanili, Loredana Panariti e che si avvale della collaborazione della Sissa - Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste.
L’applicazione per smartphone - spiegano dalla Regione - sarà: «divertente e di facile uso, rileverà l’umore dei giovani in Fvg e fornirà a loro giochini per allenare le abilità cognitive e allo stesso tempo fungerà anche da raccoglitore di dati statistici utili a un’analisi scientifica e pedagogica». In altre parole, grazie alle informazioni raccolte sarà possibile predisporre dei suggerimenti per migliorare la programmazione regionale in materia di politiche giovanili.
Spiega Panariti: «La finalità dell’intervento è quella di promuovere l’educazione sociale e la salute tra le nuove generazioni». «Il progetto - prosegue - ha l’obiettivo di diffondere tra i giovani la conoscenza dei processi mentali e l’apprendimento delle tecniche e strategie comportamentali alla base del potenziamento delle funzioni esecutive e delle capacità di regolare le emozioni e inibire l’impulsività».
Nell’era della comunicazione digitale, dove secondo i dati di un Rapporto del Censis, il 91% dei giovani tra i 14 e i 18 anni è iscritto ad almeno un social network e l'87% usa uno smartphone connesso a internet, una specifica applicazione per smartphone con una serie di attività ed esercizi per i ragazzi, servirà anche per rilevare e gestire gli stati dell’umore.
L’espressione “funzioni esecutive” si riferisce in generale ai processi cognitivi e metacognitivi che rendono possibile l’autocontrollo fisico ed emotivo. Esse comprendono così la capacità di conservare la concentrazione su un oggetto (esterno o mentale) o un comportamento particolari resistendo agli stimoli distraenti.
Il progetto infatti è più ampio e per abilitare i ragazzi alla gestione delle proprie emozioni, delle strategie di adattamento, per potenziare le funzioni cognitive ed esecutive è prevista anche una fase che fa leva sulla varietà di tecniche legate alla meditazione e alla mindfulness offerte in forma semplificata e adattata al contesto giovanile e che avrà luogo tra i banchi di scuola.
Inoltre, una parte del programma di intervento riguarda l’esplorazione, l’insegnamento e la discussione delle funzioni mentali affinché gli studenti, attraverso la consapevolezza di come è costruita la propria mente il proprio cervello, imparino a conoscere quali potenzialità e quali debolezze specifiche il nostro sistema mente-cervello possiede.
Il controllo volontario del comportamento, l’autocontrollo, è un fatto che dipende largamente da processi cognitivi, legati soprattutto alla comprensione e alla narrazione di sé. Il progetto prevede una fase preliminare di formazione a tutto il personale scolastico ed educativo del territorio coinvolto: insegnanti, educatori, istruttori sportivi delle società presenti sul territorio.
Nella seconda fase è prevista la formazione di gruppi di studenti tutor per l’educazione tra pari per ogni realtà scolastica coinvolta.
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