La 56bis? Opera attesa con diffidenza e speranza

La realizzazione della 56 bis è, indubbiamente, uno dei temi più sentiti a Lucinico. Perché si tratta di far “respirare” il paese, dopo anni in cui il traffico di auto e di camion l’ha fatta da...
Bumbaca Gorizia 16.12.2016 Lucinico Via Visini © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 16.12.2016 Lucinico Via Visini © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

La realizzazione della 56 bis è, indubbiamente, uno dei temi più sentiti a Lucinico. Perché si tratta di far “respirare” il paese, dopo anni in cui il traffico di auto e di camion l’ha fatta da padrone.

A Lucinico, come abbiamo avuto modo di scrivere anche qualche tempo fa, più che gioia e soddisfazione vera si respira un misto di attesa, diffidenza, disincanto e speranza. Che sì, questa volta, possa essere davvero quella buona. Sarebbe sbagliato ed esagerato parlare di disinteresse, perché l'inaugurazione è attesa eccome, e benvenuta, ma di certo i residenti e gli esercenti del borgo alle porte della città, al di là dell'Isonzo, hanno perso un po' di entusiasmo riguardo l'argomento. «Io dico che se anche l'unico risultato della 56 bis fosse mitigare un po' il traffico pesante, in particolare tra via Udine e via Visini, allora sarebbe già una gran cosa - spiega il macellaio del borgo, Vinicio Cargnel -. So bene quanto i residenti di quelle strade abbiano patito in questi anni. E non c'è da preoccuparsi per le attività di Lucinico, in quanto non tutto il traffico verrà deviato, e chi arriva da Gorizia probabilmente continuerà a passare per il cuore del quartiere». Non è altrettanto convinta Tiziana Spessot, dietro al bancone del bar Corallo di via Udine. «Credo che da queste parti un po' meno di passaggio ci sarà, e in qualche modo potremmo risentirne - dice -. Al di là di questo, il progetto della 56 bis è positivo per Lucinico, ma in tutta sincerità non sono più così convinta che le cose cambieranno di molto». «Speriamo innanzitutto sia la volta buona - dice Giovanna Di Gleria, che abita nella parte bassa di Lucinico, sulla Mainizza -, e poi vediamo se finalmente questa variante porterà benefici. Penso sarà così soprattutto per chi abita in via Visini, che potrà veder diminuire un po' il traffico pesante». «La 56 bis? Beh, parlano da una vita anche del ponte sullo Stretto di Messina, ma non so quando lo vedremo - dice con una battuta, diffidente, Eva Kristancic, dell'edicola di piazza San Giorgio -. A parte gli scherzi, io prima di sbilanciarmi attendo l'inaugurazione, sperando che davvero le cose per Lucinico e il suo traffico possano migliorare».

«Ormai non possono più tirarsi indietro e lasciare le cose incompiute, c'è solo da fare un ultimo sforzo e poi ci siamo, per questo sono fiducioso - commenta invece il signor Italo Marega -. La variante è un qualcosa che il paese aspetta davvero da tanto tempo: l'auspicio è che possa essere utile per migliorare la vita dei lucinichesi, e che limiti soprattutto il problema del traffico pesante". Certo, a dire il vero c'è anche chi fa notare che di camion e tir lungo le vie del borgo, ormai, se ne vedono in numero minori di come era fino a qualche anno fa, segno che la crisi ha colpito anche in questo senso».(m.b.)

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