Kursaal, Lignano difende la sua movida

Dopo la chiusura della discoteca gli operatori turistici della spiaggia friulana chiedono «lavoro e sicurezza»
Gli operatori turistici lignanesi tutti in difesa del Kursaal
Gli operatori turistici lignanesi tutti in difesa del Kursaal

LIGNANO. Esprimono solidarietà. E si schierano al fianco del Kursaal. Sono uniti i locali della movida lignanese. Così come lo è il popolo della notte. Migliaia di giovani che nei social hanno espresso il loro supporto al gestore Riccardo Badolato. Parole di incoraggiamento, parole di sostegno all'indomani del provvedimento con cui il questore ha imposto 15 giorni di chiusura al locale simbolo della riviera friulana dopo che una diciassettenne è svenuta finendo in ospedale dopo aver assunto droga acquistata da uno spacciatore nel bagno del locale e dopo che un minorenne è stato colpito da un pugno ed è finito al Pronto soccorso.

«Non arrenderti» gli scrivono. «Vai avanti» gli ripetono. Domani avrebbe dovuto iniziare la tre giorni di musica di Ferragosto. Non ci saranno le 14 situazioni musicali in programma, i 20 dj e artisti internazionali, le 30 animatrici. Non ci sarà un week end con party in piscina e in spiaggia. Le luci del Kursaal saranno spente a meno che il ricorso presentato dai legali di Badolato venga vinto. E gli altri gestori ora intervengono. Perchè, dicono, «non possiamo sostituirci ai poliziotti».

Droga a una ragazzina, chiuso il Kursaal
La discoteca Kursaal di Lignano

L'attenzione alla sicurezza è massima, lo sottolineano più volte. «Noi abbiamo tre buttafuori e abbiamo fatto installare 18 telecamere di videosorveglianza – afferma Francesco Dalle Crode della Tavernetta -, la nostra attenzione è massima». «Siamo assolutamente consapevoli - aveva scritto in precedenza sulla pagina Facebook del locale - dell'ingiustizia del procedimento evaso nei confronti del Kursaal. In quanto la nostra azienda già nel 2008 è stata coinvolta in un procedimento simile che ci a portato alla chiusura. Tale situazione ci ha portato a una demoralizzazione del sistema stesso, di non essere mai tutelati ma ritenuti solo come capi espiatori. Premesso ciò, il sottoscritto e tutto lo staff Taverna ci riteniamo di dare un pieno appoggio morale all'intero organico del Kursaal e della propria direzione. Per una Lignano unita».

Già, per una volta gli interessi particolari vengono messi da parte. Non si guarda solo in casa propria. C'è una visione più ampia che abbraccia lo sguardo di una località che vive di turismo e che aspetta la settimana di Ferragosto per dare la spinta decisiva alla stagione. A rimetterci «è la stessa immagine di Lignano». Lo dice Franco Maritan del Mr Charlie dopo aver espresso la sua solidarietà.

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Una festa nella discoteca lignanese

«Da me lavorano venti addetti alla sicurezza - dichiara -, ognuno deve sorvegliare un'area del locale e fare in modo che non succeda niente. Anche se all'ingresso c'è un filtro pazzesco della clientela noi non possiamo perquisire la gente, non possiamo sostituirci ai poliziotti, se uno entra con la droga come facciamo a saperlo e individuarlo. Non abbiamo gli strumenti adatti. Ben vengano i controlli da parte delle forze dell'ordine, la collaborazione deve essere massima. Da parte nostra l'attenzione soprattutto per quanto riguarda la somministrazione di alcol è massima. Il problema è che per una manciata di locali in Italia che richiamano il fenomeno delle droghe stiamo pagando tutti le conseguenze».

Non negano la preoccupazione, anche se, ripetono, l'attenzione è massima. «Mi dispiace per Riccardo che è un amico e un collega, so quanto sta soffrendo in questo momento - conclude Maritan -. Ci vuole vuole buon senso nelle cose, se c'è volontà da parte dei gestori si deve lavorare insieme con le forze dell'ordine». Anche da chi la musica la suona da sempre nelle discoteche di tutta la Penisola arriva il sostegno e un invito. Il musicista e artista lignanese Wilfred Kappa non ha dubbi.

«Il problema della droga va risolto alla fonte - afferma -, non limitandosi a fermare ed arrestare quelli che la vendono fuori dalle discoteche ma chi c'è a monte che guadagna da questo traffico». E sono gli stessi gestori che ribadiscono come le responsabilità dello sballo esagerato di certi giovani e giovanissimi devono essere ricercate altrove, che la prevenzione deve essere fatta prima di tutto in famiglia e a scuola. Lontani dai locali, lontani dalle disco. Questione di ore e il Kursaal saprà l'esito del ricorso.

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