Kranjska Gora “incorona” la delegazione di chef triestini

Il tributo a Gualtiero Marchesi e gli spunti di creatività tra innovazione e tradizione. Quanto basta per far incetta di premi e lasciare il segno a Kranjska Gora al recente International Culinary Festival, tra chef di 15 paesi. Niente male il bottino della delegazione giuliana - capitanata dal presidente Luca Gioiello e dal vice Andrea Basilico, con Mark Pavel e Ilaria Gentile - capace di sette medaglie. In primo piano la vittoria di Gioiello nel campo della “tradizione” con un risotto alla milanese omaggio a Marchesi: «Un maestro che ho avuto la fortuna di conoscere nel 2010 a Milano nell’ambito del congresso “Identità golose”. Sosteneva che era impossibile avere in Italia solo cinque ristoranti stellati contro i 26 registrati in Francia, Marchesi riteneva quella Michelin una guida faziosa. Ha ragione il mio amico Canavacciuolo, Marchesi era il Maradona della cucina». Gioiello ha giostrato anche tra i “piatti dell’innovazione”, trovando un secondo posto, frutto di un Rocher di tonno e mozzarella di bufala con una crema di melanzane. Qui si è cimentata anche Gentile, trovando un secondo posto con un filetto di maialino in crosta di pistacchio, colorato da biscotto salato, terra di quinoa, spuma di caprino e gelato alla barbabietola. “Lady Chef” ha colto un argento anche nella “tradizione” con il tiramisù. Basilico ha puntato a sua volta sulla “tradizione”: il suo risotto con pomodoro, mozzarella è basilico valso un secondo posto.
Ancora piatti tradizionali, ancora podio. Pavel secondo col suo riso venere alla carbonara, con uovo cotto al sale e sentori di asparagi. Bronzi nei “Mistery Box” e “Black Box” (ingredienti a sorpresa da scoprire al momento) con Pavel e Gioiello.
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