Jovanotti, oggi al via il montaggio del palco al PalaTrieste

Edera: positiva la perizia sulla tenuta statica della pavimentazione, stamani riunione in Prefettura. Azalea: alla struttura lavorerà personale specializzato
Una immagine del palco che avrebbe dovuto ospitare stasera il concerto di Jovanotti, ''accartocciato'' su se stesso dopo il crollo che ha provocato la morte di un operaio di 20 anni ed il ferimento di dodici addetti all'interno del PalaTrieste a Trieste, 12 dicembre 2011. ANDREA LASORTE/ANSA
Una immagine del palco che avrebbe dovuto ospitare stasera il concerto di Jovanotti, ''accartocciato'' su se stesso dopo il crollo che ha provocato la morte di un operaio di 20 anni ed il ferimento di dodici addetti all'interno del PalaTrieste a Trieste, 12 dicembre 2011. ANDREA LASORTE/ANSA

 

Oggi pomeriggio al PalaTrieste inizieranno le operazioni di montaggio del palco per il concerto di Jovanotti previsto per dopodomani, venerdì 2 marzo.

«Abbiamo fatto tutte le verifiche necessarie. Per noi è tutto in ordine», ha dichiarato l’assessore comunale allo Sport Emiliano Edera: «Mancano ancora solo alcuni semplici adempimenti formali. Il più è stato fatto». Edera precisa ancora l’esistenza di un ultimo ostacolo da superare: «Le operazioni di montaggio potranno ovviamente iniziare solo dopo l’ok della commissione pubblici spettacoli che si riunirà domattina (oggi, ndr) in Prefettura. Abbiamo voluto effettuare tutti i controlli e gli accertamenti possibili sulla struttura del PalaTrieste».

L’assessore parla naturalmente alla luce di quanto accaduto lo scorso 12 dicembre, quando la struttura in via di montaggio implose su se stessa provocando la morte dello studente lavoratore Francesco Pinna, che finì travolto dal palcoscenico. «Abbiamo voluto valutare e constatare eventuali danni sotto la pavimentazione. Per questo abbiamo ritenuto di fare un passo in più in termini di sicurezza. La perizia preventiva sulla tenuta statica della pavimentazione, effettuata dall’ingegnere Mario Smrekar, ha dato un risultato positivo: insomma, nessun problema occulto - o meglio, non individuabile a occhio - sotto il pavimento».

«Siamo pronti», annuncia Luigi Vignando, portavoce della società organizzatrice dell’evento, l’Azalea Promotion. Quello di Trieste sarà il concerto finale del tour nazionale di Jovanotti, il quale aveva indicato proprio il capoluogo giuliano quale ultima tappa per ricordare il giovane morto nell’infortunio. Il concerto, dopo la tragedia, avrebbe dovuto essere recuperato il 2 febbraio scorso, ma in seguito era stato deciso di spostarlo ancora più avanti. Aggiunge Vignando: «Proprio in queste ore stiamo valutando se sarà necessario effettuare qualche ulteriore modifica alla struttura. Ma posso dire che tutto è ormai definito e chiaro».

Per le operazioni di facchinaggio saranno ingaggiati gli addetti della cooperativa sociale “On Stage”, la stessa per la quale prestava servizio Francesco. A operare per il montaggio della struttura del palcoscenico sarà invece del personale specializzato. Ripete e sottolinea ancora Vignando: «Altamente specializzato. Si tratta della squadra di tecnici che sta operando in ogni luogo del concerto. Non dovrebbe essere, a quanto ne so, la stessa ditta che aveva operato a dicembre, quando c’era stato il crollo».

Quanto al capitolo relativo ai danni alla pavimentazione del PalaTrieste causati dal crollo di dicembre - per quanto riguarda l’aspetto del risarcimento - questo sarà affrontato soltanto in un secondo tempo, probabilmente durante la stagione estiva.

«Quando il PalaTrieste sarà liberato dalle strutture del concerto, allora sarà possibile effettuare tutti i lavori necessari per il ripristino della pavimentazione», dice Edera. Al momento i costi per i lavori sono comunque ancora tutti da definire e da quantificare. La cifra che viene ipotizzata - e che sarà assorbita dagli organizzatori del concerto attraverso le varie polizze assicurative - ammonta a circa 100mila euro.

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