John, in giro con lo zaino per far conoscere a tutti il “coltan”

Uno zaino, una chitarra, un paio di scarpe rovinate e la bandiera del suo Paese, il Congo. Si presenta così John Mpaliza, spesso accompagnato da un sorriso che nasconde una grande quantità di amarezza data da ciò che in passato lo ha spinto a rivoluzionare la sua vita.
John ha 46 anni ed è nato nel Paese africano, dove ha frequentato la scuola dei padri gesuiti per poi intraprendere un viaggio in Europa che inizialmente aveva solo l'obiettivo di fare visita ad alcuni amici, ma poi si è rivelato il definitivo trasferimento in Italia.
Quando nel 2009 torna in Congo per fare visita alla famiglia, trova un Paese completamente piegato da una guerra "silenziosa" che ha come armi la violenza e lo sfruttamento, e che gli ha portato via quasi tutti i parenti. Così torna in Italia e decide di non rimanere in silenzio iniziando a raccontare alla gente la sconosciuta guerra del Congo. Nel 2010, dopo aver percorso il Cammino di Santiago, decide di cominciare a marciare per la pace per andare verso la gente e raccontare dell'orrore del suo Paese. "The Peace Walking Man" (questo il suo soprannome) di recente è andato da Reggio Emilia ad Helsinki (percorrendo 2540 chilometri), la marcia è durata circa cinque mesi coinvolgendo centinaia di persone che sono entrate in contatto con John spesso in modo casuale, ma che dopo averne sentito la storia e le motivazioni hanno deciso di percorrere anche semplicemente un breve tratto della strada con lui.
Durante le camminate e anche dopo aver raggiunto le mete, John incontra e coinvolge moltissime persone, racconta loro le motivazioni delle sue marce e parla del Congo e del coltan, la columbite-tantalite, minerale presente in grandissime quantità in Congo, fondamentale per la creazione di tutti gli apparecchi elettronici poiché permette una riduzione nel consumo di corrente elettrica.
Questo minerale ha un altissimo costo umano, e non solo: il suo prezzo in Congo è di circa 20 centesimi al chilo, mentre la stessa quantità nel mondo occidentale vale 600 dollari. Molte persone vengono sfruttate per la sua estrazione senza sapere che questo minerale è radioattivo e ha già ucciso milioni di individui. Il coltan dopo essere stato estratto viene venduto a organizzazioni militarizzate che lo rivendono illegalmente ai Paesi vicini per poi farlo arrivare fino alle nostre case sotto forma di smartphone o tablet.
Al giorno d'oggi possiamo dire di essere schiavi della tecnologia e quindi dipendendo da questi apparecchi dipendiamo dal coltan di cui sono fatti e di conseguenza anche dal Congo e dalla sua guerra, senza rendercene conto.
Il principale obiettivo di John è sensibilizzare la gente su questo argomento: richiedere la tracciabilità delle materie prime che le multinazionali utilizzano con la dichiarazione della quantità e provenienza di minerali presenti in ogni apparecchio prodotto. Questo porterebbe al solo utilizzo di minerali estratti legalmente con una tecnologia etica e sostenibile.
Nell'attesa dell'approvazione della legge per la tracciabilità noi intanto possiamo contribuire nel nostro piccolo con quelle che John definisce "le tre R":riutilizzo, riparazione e riciclo. Dobbiamo quindi prima di tutto evitare di cambiare gli apparecchi elettronici che abbiamo già, se si rompono fare in modo di ripararli piuttosto che comprarne di nuovi e in caso stare molto attenti al loro smaltimento.
" Camminare affrontando e parlando ogni giorno dei problemi di questi Paesi credo possa aiutare in particolare i giovani a capire meglio il mondo e le ingiustizie che li circondano, con la speranza che domani, quando saranno loro a prendere le decisioni, possano agire per il bene di tutti" (John Mpaliza, the Peace Walking Man).
Gloria Tironi
IV C
Liceo Oberdan
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