Jelena, a battesimo il nuovo catamarano targato Jadrolinija

FIUME Si ingrandisce la flotta di Jadrolinija, la compagnia di bandiera croata. Sul Molo Longo è stata presentata la 51.a unità della compagnia di bandiera croata: il catamarano a idrogetto Jelena è stato tenuto a battesimo alla presenza di numerosi rappresentanti della Città, della Regione Litoraneo-montana, del ministero dei Trasporti croato e di tanti cittadini attratti dalla bellezza del catamarano. Madrina dell'evento Zita Plese, da poco in pensione dopo 40 anni di servizio alla Jadrolinija.
L'imbarcazione, del valore di 9,2 milioni di euro, è stata costruita a Singapore dalla società olandese Damen, specializzata in unità navali militari e passeggeri. La Jelena è lunga 42 metri e larga 11,6, ha un pescaggio di 1,5 metri e può accogliere fino a 403 passeggeri negli spazi totalmente climatizzati - e privi di barriere architettoniche - che offrono anche un bar; ha un equipaggio di 8 persone e può raggiungere la velocità di 40 nodi. Dispone inoltre del sistema di depurazione dell'acqua e ovviamente contempla il sistema di navigazione più moderno. L'unità entrerà in servizio agli inizi di novembre per mantenere collegamenti veloci tra i porti della Dalmazia.
Il presidente del Cda di Jadrolinija David Sopta ha sottolineato come la compagnia prosegua «il processo di consolidamento dei collegamenti marittimi quale risultato di una politica di investimenti che attuiamo con successo da anni» con l’obiettivo di «garantire sempre maggiore qualità e comfort con unità moderne e funzionali». Jadrolinija, ha aggiunto Sopta, prosegue sulla via «del rinnovamento e potenziamento della flotta per rispondere a tutte le sfide sul mercato marittimo e mantenere il ruolo di compagnia leader nel trasporto marittimo sull'Adriatico».
Alla cerimonia è intervenuta la Segretaria di Stato al ministero dei Trasporti Maja Markovčić Kostelac, che si è soffermata proprio sulla necessità di ringiovanire la flotta passeggeri nel paese: «La crescita del trasporto di linea - ha detto - deve basarsi su un costante miglioramento dei servizi offerti nel rispetto dei più alti standard della navigazione moderna. Unità come Postira, Tijat e Premuda dovrebbero dunque trovar posto nei musei e non navigare più». —
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