Jeep “diplomatica” sui posti per gli scooter: mai multata

Abbandonata più e più giorni, stando alla segnalazione via facebook di un lettore, sugli stalli per ciclomotori. Mai multata, né rimossa, nonostante fosse nei paraggi dell’ingresso di via Genova di palazzo Carciotti, il quartier generale della polizia municipale. E proprio quando si profilava un intervento dei vigil ha cambiato posto, andando ad occuparne uno ineccepibile. Protagonista di quella che pare essere una storia di ordinaria immunità come tante è stata una Mercedes classe G simil-Jeep, di colore verde. Non una macchina come le altre, e non solo per la stazza. La targa, infatti, recava il contrassegno “CD”. Corpo diplomatico. Così si accalorava nelle ore scorse il segnalatore: «Sfacciatamente posteggiata lì da almeno una settimana, da sola occupa almeno cinque posti regolari per ciclomotori. La polizia municipale, interpellata, risponde che non “possono fare nulla”, che “bisogna telefonare alla Farnesina”, “eh ma loro possono farlo”. E se provassi io a posteggiare la mia auto privata nello stesso modo? Quanto tempo impiegherebbero a rimuovermela?».

Da segnalazione è nata segnalazione. Il vicesindaco con delega alla vigilanza, Fabiana Martini, ieri nel primo pomeriggio ha promesso al Piccolo una verifica. Nel frattempo la grande auto era stata spostata. Di poco, ma di quel tanto che è bastato. È finita sullo stallo riservato al Consolato di Spagna.

«Non è mia, può darsi che qualcuno si sia appropriato del contrassegno», ha tagliato corto, interpellato, l’avvocato Carmelo Tonon, storico console onorario di Spagna. Come dire: il grosso fuoristrada potrebbe essere di un ladro... Forse Tonon farebbe bene a sporgere denuncia.

«Finché è lì o sui posti dedicati all’Ince - la chiosa del comandante della municipale Sergio Abbate - nessun problema. Se è in uno spazio non adeguato, come sono gli stalli per i motorini, quell’auto diventa sanzionabile come un qualsiasi altro veicolo. Con l’unica differenza che l’iter deve passare per il Ministero degli Esteri». Ma è multabile, ammette il capo dei vigili.